Segue a: Anatomia Sottile e Fiori di Bach: dai chakra ai corpi sottili (2) I Fiori di Bach e l’Anatomia Sottile. Generalità (1)
3. Le Forme-Pensiero, i legami e la paura.
3.1 Cos’è una Forma-Pensiero.
Una parte importante dei Fiori riguarda le Forme-Pensiero. Una Forma-Pensiero (che d’ora in poi abbrevieremo in FP) è una struttura energetica, che si presenta sotto la forma di un’accumulazione, di una concentrazione d’energia sottile e che tende a realizzare un certo evento a livello sottile, a livello biologico, a livello psichico.
Possiamo anche definirla come un evento in potenza, ovvero un evento che può realizzarsi con una certa probabilità, che può essere più o meno elevata, ma anche nulla. Si può affermare, anche se a costo di una notevole semplificazione, che una FP tende a realizzarsi con maggiore probabilità, se il suo contenuto energetico è molto alto. In altre parole: più è alto il livello energetico di una FP, più facilmente si realizza l’evento ad essa connesso. Ovviamente, esistono molte altre condizioni che sono in grado di determinare o meno l’accadere dell’evento. Un evento impossibile associato ad una certa FP, ad esempio, non potrà in alcun caso realizzarsi, anche se il livello della FP stessa fosse teoricamente altissimo.
Ai fini descrittivi e analitici, possiamo distinguere le FP in due grandi categorie:
le FP positive e le FP negative, ovvero quelle che tendono a realizzare eventi positivi per la persona e quelle che tendono a manifestare eventi negativi, quali sintomi fisici e/o psichici.
E’ ovvio che le FP trattate con i Fiori di Bach appartengono esclusivamente alla categoria delle FP negative (d’ora in poi abbreviate in FPN). Sulla base delle definizioni di cui al punto sopra, è del pari del tutto evidente che ogni FPN è, per ipotesi, costituita da sola energia sottile congesta.
In genere, le FPN non gravitano all’interno del campo energetico del paziente, ma si limitano a restarne nella sua periferia o addirittura al suo esterno, quasi in una sorta di tentativo di mimetismo sottile. Ogni FPN è, per così dire, “agganciata” alla persona mediante un tipo molto particolare di risonanza energetica che, nella TEV, viene chiamata legame. Un legame si può visualizzare come una sorta di elastico molto tenace e duraturo nel tempo, dotato di due ami, uno agganciato alla persona (generalmente ad uno o più suoi chakra) e l’altro alla FPN. Il legame fa sì che la FPN, una volta formatasi, sia collegata alla persona per molto tempo, a volte anche per anni e addirittura, in molti casi, per tutta la sua vita. Esistono , che si trasmettono da un membro della famiglia ad un altro, a volte per intere generazioni.
Ben arrivata anche a te!
Bello questo excursus sui Fiori di Bach spiegati attraverso le scoperte TEV! Mi piacerebbe legegre anche qualche considerazione specifica sui vari fiori 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Grazie per il benvenuto 🙂 e per l’interesse. A breve, delle osservazioni sui Fiori di Bach in chiave “tevvara”.
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Anatomia Sottile, i Fiori di Bach e i chakra della paura | Sonia Germani Zamperini's Blog
Pingback: Energia Sottile: dai Solidi Platonici ai Quattro Elementi (El2) « Il blog di Roberto Zamperini
Salve, ho letto cose interessanti sul vostro blog, lavoro anche io con l energia sottile e vorrei cordialmente sapere se in qualche testo viene citato terzo occhio e ghiandola pineale. Grazie! A presto!
"Mi piace""Mi piace"
Certamente, le suggerisco di leggere i libri di Roberto Zamperini o leggere anche il suo blog.
Grazie per avermi scritto e Buone Energie, SGZ
http://cleanergyshop.it/shop/it/9-libri
http://zaro41.wordpress.com
"Mi piace""Mi piace"