Anatomia Sottile, chakra e i Fiori di Bach: le forme-pensiero (3.2)

Segue a:

PRIMA PARTE: I Fiori di Bach e l’Anatomia Sottile. Generalità (1)

SECONDA PARTE:  Anatomia Sottile e Fiori di Bach: dai chakra ai corpi sottili (2)

TERZA PARTE: Anatomia Sottile, chakra e i Fiori di Bach: le forme-pensiero (3.1)

 

3.1.1 Trigger di una FPN.
L’azione di una FPN è, il più delle volte, innescata da un meccanismo trigger. Un trigger è un evento, uno stimolo, un’emozione, una sensazione, una percezione, un pensiero che sono in grado di attivare il legame. Questo, quando è stimolato dal trigger, richiama la FPN all’interno del campo energetico della persona. La FPN, da quiescente che era, allora si attiva ed entra all’interno di uno o più chakra della persona e ne condiziona il funzionamento. Il meccanismo del trigger fa sì che molte FPN possano restare silenziose e quiescenti per anni; per poi, una volta innescate, generare sintomi fisici e psichici, che possono essere anche catastrofici per il paziente.

3.1.2 Chakra, percezione della realtà, FPN
Dal punto di vista sottile, ogni evento della vita è uno scambio energetico con oggetti, con eventi, con persone, con situazioni. E’ bene chiarire che i chakra sono, oltre quanto detto precedentemente, anche le strutture attraverso le quali ciascuno percepisce, sia pure se a livello sottile, la realtà interna ed esterna. Sono, in altre parole, i nostri sensori sottili, che silenziosamente creano e ricreano continuamente la nostra realtà, gestendo gli scambi energetici con oggetti, eventi, persone, situazioni.
Quando i chakra sono pieni di energie sottili congeste, la percezione della realtà del paziente è necessariamente distorta ed egli non è più in grado di percepire correttamente le proprie emozioni, i suoi pensieri, le sue pulsioni, il significato degli eventi della sua vita. In tal modo, la FPN, una volta che è entrata all’interno dei chakra, può esercitare tutti i suoi effetti negativi, modificando la percezione del reale da parte del paziente. Non solo, ma può determinare una serie di sintomi fisici e psichici spesso di notevole gravità. Un esempio di trigger è l’avverarsi di un certo evento o il ricordo di un episodio che ricorda in qualche modo quello del trauma. Anche le cicatrici generate da traumi fisici associati a traumi psichici possono essere le basi fisiche alle quali si agganciano FPN.
Nella TEV, la terapia delle FPN è centrata principalmente sullo scioglimento dei ganci del legame o dei legami che uniscono la FPN alla persona. In tal modo, la FPN si sgancia dal paziente e si dissolve. Nella Floriterapia di Bach, il meccanismo è differente ed è piuttosto basato sulla disintegrazione della stessa FPN, che, proprio per il suo “disfarsi”, cessa di avere effetti nefasti sul paziente.


3 pensieri su “Anatomia Sottile, chakra e i Fiori di Bach: le forme-pensiero (3.2)

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