Segue a
- Domo1, dove abbiamo posto le basi del discorso e della differenza tra energia sottile pura ed energia sottile congesta;
- a Domo2, dove abbiamo approfondito il discorso sull’energia sottile congesta e abbiamo introdotto un altro concetto: quello di Livello di soglia, che ci ha permesso di affrontare una breve descrizione dei biotipi;
- a Domo3, dove abbiamo approfondito la nozione di diatesi e quella di costituzione e abbiamo introdotto qualche semplice definizione;
- a Domo4, nel quale articolo abbiamo visto come i chakra determinino il nostro biotipo e la nostra stessa personalità e, infine,
- a Domo5, dove abbiamo parlato dell’effetto del tempo nell’accumulo di energia sottile congesta di varia natura (il cosiddetto effetto cumulo).
In sostanza, l’analisi fatta ci ha portato ad espandere il campo della Domoterapia Sottile dalla pura e semplice analisi energetica dell’abitazione, alla sua connessione profonda, al suo legame intimo con chi abita in quella casa. Il nostro discorso ci ha mostrato come occorra inoltrarci nel campo della analisi energetica della persona, utilizzando tecniche avanzate di test dei chakra e analisi regressive della storia del cliente/paziente. Questo approccio riporta la Domoterapia Sottile nel suo ambito naturale, quello di una branca specifica della cura della persona. La mia esperienza mi dice che non ha senso una Domoterapia Sottile, che ignori i biotipi degli abitanti della casa.
In conclusione, in merito al ripetitore per cellulari posto di fronte alla casa, mentre convengo sull’utilità del cellulare che io stessa (ahimè) non sarei in grado di abbandonare, pur tuttavia, ben conoscendo l’esistenza e la consistenza dei numerosi campi elettromagnetici a cui siamo sottoposti quotidianamente e l’interazione e gli effetti che questi hanno sul nostro sistema energetico, reputo l’antenna ripetitrice una fonte altamente nociva e squilibrante per il corpo bioplasmico dell’uomo.
- Alcuni di voi probabilmente conosceranno la teoria secondo la quale il campo elettrico della nostra rete elettrica domestica (si tratta di energia densa dunque) interferisca con il sonno e con la nostra salute. . Accenno solamente al fatto che i fili che percorrono le pareti casalinghe, le prese alle quali colleghiamo gli apparecchi elettrici, gli stessi apparati elettrici (TV, PC, radiosveglia, forno a microonde, modem, ecc) nonchè le lampade a fluorescenza, producono continuamente energia elettromagnetica, anche quando gli apparecchi sono spenti, perché, di fatto, li lasciamo in stand by. Ce ne possiamo accorgere grazie alla lucetta che resta accesa anche quando l’apparecchio è spento: quello è il segnale che non è affatto spento. Inoltre, la tensione elettrica resta sempre all’interno dei fili della stanza, anche quando tutti gli apparecchi sono scollegati. I disgiuntori sono nati proprio per eliminare il campo elettrico della camera da letto o della casa durante il sonno
- Queste emissioni di energia elettromagnetica, in genere incompatibili con quelle proprie delle cellule del corpo umano, generano degli squilibri nel funzionamento stesso della cellula, così come un numero enorme di studi ha ormai comprovato;
- ma soprattutto creano squilibri sottili grazie all’effetto d’interazione denso-sottile. Si tratta di quell’effetto, che per primo Roberto Zamperini ha descritto, in base al quale ogni modalità di energia densa genera immancabilmente equivalenti modalità di energia sottile, che possono aggredire il corpo energetico e i suoi chakra e dapprima manifestarsi sul piano energetico sottile, poi, su quello fisico, in termini di sintomi e infine di vere e proprie malattie.
- Esiste, infine, una vera e propria memoria della materia, in tutto e per tutto identica nei suoi effetti a quella più celebre dell’acqua, grazie alla quale le congestioni sottili prodotte dagli apparati elettrici si accumula nei muri e nelle strutture della nostra casa. I Latini la chiamavano memoria muri (memoria del muro), dimostrando in tal modo di essere più saggi di noi, 2000 anni fa!
La valutazione delle congestioni sottili
Chi è in grado di valutare, con il palming [1], con lo scanning [1], con il pendolino o con il biotensor [2], le congestioni sottili emesse dal nostro impianto elettrico casalingo e il grado d’inquinamento sottile che questo determina nell’ambiente, sa che tutto questo è più che teoria. Potrà infatti valutare in prima persona , con qualche tecnica che in futuro ho intenzione di affrontare in questo stesso Blog, gli effetti sottili delle apparecchiature elettriche sia sull’ambiente, sia sul sistema energetico delle persone che vi abitano.
Inoltre, con alcune tecniche della Tecnica Energo-Vibrazionale (l’uso avanzato dei Sette Raggi [3], ad esempio), possiamo aumentare la capacità di “difesa” nostra o quella dei nostri clienti anche se
- per alcuni questo può non essere sufficiente (diatesi, livello di soglia raggiunto, eccetera)
- l’effetto può essere limitato nel tempo e la richiesta d’intervento diventare più importante a causa del “cumulo” raggiunto.
Non vorrei fare terrorismo, ma neanche posso sminuire il problema dello smog elettromagnetico che aggredisce soprattutto il corpo energetico ed i chakra dei soggetti delicati o debilitati, come i bambini, i malati o gli anziani che meriterebbero una cura e un’attenzione particolare. Che fare? Possiamo ridurre l’effetto cumulo e alzare il livello di soglia ma, contemporaneamente, evitare di comprare una casa vicino a un ripetitore e sensibilizzare le persone al problema e all’ambiente, non necessariamente parlando di energie sottili poiché, anche nel campo denso, ci sono ricerche interessanti.
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Per approfondire l’argomento:
Ipotesi bioplasmoidi. Lampade fluorescenti: contaminazione da mercurio in casa?
NOTE
[1] La percezione diretta dell’energia sottile con le nostre stesse mani.
[2] Il biotensor è una variante del classico pendolino: un leggero peso posto al termine di un sottile filo metallico. Grazie al tipo di vibrazioni impresse al peso, si può comprendere la natura dell’energia sottile.
[3] Vedi, sul tema dei Sette Raggi, i numerosi articoli scritti su Il blog di Roberto Zamperini
Citi i disgiuntori. Sarebbe bene utilizzarli? magari assieme all’Electrocleanergy?
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Dimenticavo….., spero che affronterai il discorso “materassi”!
Ormai non si riesce più a trovare un solo materasso con il vecchio sistema molle, che mi permetteva di ripulire facilmente lo stesso con il Cleanergy.
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Il disgiuntore da solo non risolve il problema dell’inquinamento sottile cioè della congestione elettromagnetica che rimane nella memoria dei muri, quindi, ottimo il connubio dei due: disgiuntore+ElectroCleanergy. Per i materassi purtroppo non c’è soluzione, almeno al momento. Una diminuzione dell’effetto cumulo si ha cambiandoli più spesso ma, certo, non è la soluzione.
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Ok grazie.
PS
Purtroppo i materassi moderni costano un botto, cambiarli spesso è quasi impossibile.
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BRAVISSIMA!! 🙂
mi unisco al coro di ringraziamenti,
la Maestria con cui esponi gli argomenti è chiara e comprensibile anche ai non addetti ai lavori,
i collegamenti ad altri documenti in linea, di Roberto piuttosto che su altre pagine web pertinenti, moltiplicano le informazioni disponibili e offrono la possibilità, a chiunque lo voglia, di approfondire gli argomenti e fare verifiche sul campo
infine tutto questo (Vostro) lavoro impreziosice ed arricchisce ulteriormente quello che è già stato fatto con la pubblicazione dei libri
non mi resta che continuare seguire appassionatamente augurando un
😉 Buon Lavoro!
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Grazie Skyluke! 🙂 Spero di essere all’altezza dei tanti complimenti che mi hai fatto! Un caro abbraccio, Sonia
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