A ciascuno la sua protezione. I Lari.

Il mio essere, in funzione di chi era.

Il blog di Roberto Zamperini

Segue a : http://zaro41.wordpress.com/2014/05/21/nonluogo-no-grazie-spazio-antropologico/
http://zaro41.wordpress.com/2014/05/05/genius-loci-e-la-sacralita-di-un-bosco/
http://zaro41.wordpress.com/2014/04/24/divinita-nelle-statue-monumenti-archi-obelischi-eccetera-seconda-parte/
http://zaro41.wordpress.com/2014/04/22/divinita-nelle-statue-monumenti-archi-obelischi-eccetera/

LariI Romani credevano dunque che esistessero, oltre al Genius Loci, delle altre “divinità” minori, vere e proprie presenze, potenze domestiche (i Numina, se si vuole distinguerli dagli Dei veri e propri) come i Lari e i Mani a difesa della famiglia. I Lari erano i protettori del focolare, ovvero della famiglia.

Dice sempre Wikipedia:
I Lari (dal latino lar(es), “focolare”, derivato dall’etrusco lar, “padre”) sono figure della mitologia romana che rappresentano gli spiriti protettori degli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale.

Naturalmente, i più diffusi erano i Lares familiares, che rappresentavano gli antenati. L’antenato veniva raffigurato con una statuetta, di terracotta o di cera, chiamata sigillum (da signum, “segno”, “effige”, “immagine”). Tali statuette venivano collocate in apposite nicchie e, in particolari occasioni, onorate con l’accensione di una fiammella.

Servio…

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