Sono state inserite metodiche oramai di uso comune nello studio odontoiatrico (osteopatia-emg,chinesiografia,tens ect..) sistemi che aiutano a fare diagnosi e a dare un indirizzo terapeutico, dando un ottimo contributo all’arricchimento della nostra vita culturale e professionale: all’introduzione di queste metodiche dobbiamo molto.
Hanno ampliato i nostri orizzonti e ci hanno instillato il desiderio di sapere, di conoscere, di esplorare. L’incontro con le energie sottili però ci ha fornito un nuovo scenario speculativo.
Lo Scopo di questa ricerca era di evidenziare l’unicità dell’essere umano che andrebbe analizzato non solo strutturalmente ma anche energeticamente.
Concettualmente ci e’ sembrato un grande balzo in avanti, un superamento delle proposte terapeutiche sin qui adottate, ma ci servivano dei riscontri.
Abbiamo iniziato a provare, a sperimentare prima su noi stessi, poi su parenti, amici, quindi sui nostri pazienti. Clinicamente le energie sottili davano degli ottimi risultati: i nostri pazienti avevano un miglioramento significativo della loro sintomatologia.
Era effetto placebo o altro? Come oggettivarlo? Come utilizzarle? Dove applicarle?
Vediamo cosa ne pensano i Dottori Aldo Morelli, Michele Bonfrate, Federica Casini,e Francesco Semerari.
Lo scopo di questo lavoro è di valutare e quantificare gli effetti della T.E.V.(terapia energo-vibrazionale) sul sistema stomatognatico,in particolare sul tono dei muscoli propriamente occlusali (masseteri e temporali ant.) e su quelli definiti occluso-posturali (ventre ant. del dinastico e sternocleidomastoidei).
Essendo quello analizzato un sistema dinamico complesso quindi non lineare,altamente normativo,capace di autorganizzarsi con modalità non prevedibili a priori,il modo migliore per poterlo valutare correttamente è senza dubbio uno studio neuromiofasciale .Questo approccio diagnostico prevede un’analisi del sistema stomatognatico propriamente di tipo dinamico eseguito tramite: esame elettromiografico di superficie (EMGs) ; chinesiografia computerizzata ;stimolazione neurale elettrica transcutanea (TENS).
L’elettromiografia di superficie permette di registrare ed elaborare il potenziale del campo elettrico risultante dalla sovrapposizione dei potenziali d’azione delle singole fibre muscolari attive del muscolo in esame. La registrazione del segnale avviene tramite degli elettrodi bipolari posti sulla cute in corrispondenza dei muscolo, tra la zona di innervazione e la regione tendinea ,paralleli alla direzione delle fibre .
Un amplificatore ed un sistema hardware permettono di elaborare il segnale e di ottenere un valore numerico di ampiezza del segnale (RMS) ed una rappresentazione grafica dell’attività dei singoli muscoli .

Figura 1
L’elettromiografo in uso in odontoiatria ha otto canali ,quattro per ciascun lato dx e sx ,collegati ad altrettanti elettrodi posizionati sui muscoli di maggior interesse per lo studio dinamico del sistema stomatognatico : temporali ant. , masseteri, ventri ant. del digastrico e sternocleidomastoidei
L’esame elettromiografico di base registrato con il paziente comodamente seduto, gli occhi chiusi ed i denti non in contatto (scan 9) permette di quantificare in modo oggettivo lo sforzo muscolare necessario al soggetto per mantenere gli attuali rapporti tra le strutture e la funzione a cui sono preposte; quello eseguito dopo la stimolazione elettrica transcutanea del V e VII paio di nervi cranici (scan 10) consente invece di valutare il grado di libertà del sistema, il suo rang di tolleranza agli stimoli esterni ed una eventuale condizione di compenso che coinvolga strutture stomatognatiche ed o extrastomatognatiche ……….
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