Articolo per curiosi del Mondo Sottile che racconta cosa succede quando Scienza
e Energie Sottili si incontrano.
ATTENZIONE
La lettura di questo articolo può portarti a compiere scelte migliori per il tuo benessere.
Ti sei mai chiesto se è possibile vedere le Energie Sottili? No, non “vedere” come un veggente, ma “vedere” tipo fotografare.
Perché non so se lo sai, ma la risposta è sì!
Esiste un’analisi chimica inventata da Steiner e Pfeiffer che si chiama Cristallizzazione Sensibile, che permette di
VEDERE LE ENERGIE SOTTILI.
Dove per “vedere” si intende proprio che alla fine dell’analisi otteniamo una specie di
FOTOGRAFIA DELL’ENERGIA SOTTILE DI UNA SOSTANZA.
Com’è possibile tutto questo?
Facciamo un passo indietro.
Abbiamo detto che la Cristallizzazione Sensibile è un tipo di analisi chimica. Questo significa che per farla si utilizzano delle sostanze chimiche e c’è bisogno di un laboratorio. Ma non farti spaventare dai termini tecnici.
Se avrai la pazienza di seguire il discorso, scoprirai che è più semplice di quel che sembra, e magari ti verrà voglia di rispolverare il kit del Piccolo Chimico.
Accendi la colonna sonora di Superquark e continua a leggere!
Dicevamo…
Tutto ciò che serve sono due categorie di sostanze chimiche:
– un sale inorganico
– un composto organico
Ma cosa s’intende con questi due termini?
Un sale inorganico famoso per aggiungere sapore alla nostra vita è il “cloruro di sodio”, che è un modo tecnico per chiamare il comunissimo “sale da cucina”.
Da buon italiano, ti sarà sicuramente capitato di preparare un piatto di pasta e arrivare al momento fatidico di salare l’acqua.
Quando sali l’acqua per la pasta, scientificamente stai facendo una soluzione dicloruro di sodio in acqua, cioè:
1. prendi il sale (che si trova in forma solida di cristalli)
2. lo versi dentro l’acqua
3. i cristalli di sale si sciolgono nell’acqua
Et voilà, la tua soluzione è pronta! Un gioco da ragazzi.
Adesso immagina di poter compiere queste azioni al contrario, e cioè, di far evaporare l’acqua da una soluzione che contiene già il sale.
Che tradotto consiste in:
1. prendere una soluzione di acqua e sale
2. fare in modo che l’acqua evapori
3. ottenere così una formazione cristallina solida in cui c’è solo il sale
Questo processo inverso si chiama “cristallizzazione”, ovvero, l’evaporazione dell’acqua da una soluzione contenente un sale inorganico.
A cosa ci serve la cristallizzazione di un sale inorganico?
Abbiamo appena detto che la cristallizzazione è quel processo per cui da una soluzione contenente un sale inorganico, otteniamo i cristalli disidratati di quel sale.
Abbiamo fatto l’esempio del sale da cucina (NaCl), ma i sali inorganici sono una moltitudine, e per la Cristallizzazione Sensibile si è scoperto essere ideale un sale che si chiama cloruro rameico (CuCl2).
Senza entrare troppo nello specifico, ci basti sapere che ogni tipo diverso di sale inorganico, quando cristallizza, forma dei cristalli che sono tipici e caratteristici per ogni specie chimica:
il cloruro di sodio avrà la sua forma unica, il cloruro rameico avrà la sua forma unica, e così via… un po’ come i fiori, che appartengono tutti al regno vegetale ma sono diversi dauna pianta all’altra. Detto questo, facciamo un passo avanti.
Abbiamo iniziato il discorso dicendo che la Cristallizzazione Sensibile sfrutta l’interazione fra:
sale inorganico + sostanza organica
Cosa s’intende per sostanza organica?
Una definizione di certo non troppo tecnica ma che rende bene l’idea di cosa sia un composto organico ce la offre la storia della chimica.
Agli albori della chimica moderna, infatti, le sostanze organiche erano definite come:
sostanze estratte da tessuti, provenienti da organismi viventi, vegetali o animali.
Alcuni esempi?
Latte, sangue, urina, saliva, succo di frutta, vino, olio, ecc.
Cos’è, quindi, la Cristallizzazione Sensibile?
Nella cristallizzazione sensibile si sfrutta la capacità dei sali inorganici di formare cristalli, per analizzare una sostanza organica.
In altre parole:
1. prendo una soluzione di sale inorganico (cloruro rameico);
2. aggiungo il composto organico (es. latte);
3. faccio evaporare la parte acquosa;
4. osservo la disposizione dei cristalli ottenuti.
Anche se a parole sembra tutto molto complesso, nella pratica diventa molto semplice: tutto sta nell’osservazione dei cristalli.
A seconda della forma, della complessità e di altri parametri che un occhio esperto è un grado di osservare, ottengo delle informazioni specifiche sulla sostanza organica analizzata.
Che tipo di informazioni ottengo?
Come dicevamo all’inizio, attraverso questa analisi è possibile RENDERE VISIBILI LE ENERGIE SOTTILI.
Questo perché la forma assunta dai cristalli rappresenta una specie di foto della sostanza analizzata.
Una foto che ci mostra:
1. Il Campo Morfogenetico della sostanza (o Campo Ordinatore);
2. La sua Forza Vitale.
Otteniamo così due tipi di informazioni:
– informazione qualitativa, perché ogni composto organico ci darà una forma tipica che è solo sua;
– informazione quantitativa, perché possiamo misurare la quantità di Forza Vitale della sostanza organica analizzata sulla base della complessità dei cristalli ottenuti.
Se sei arrivato a leggere fino a qui, beh, complimenti!
Speriamo che tutte queste nozioni non ti abbiano scoraggiato dal proseguire, perché non è ancora finita.
C’è bisogno ancora di un piccolo atto di volontà per scoprire
cosa la Cristallizzazione Sensibile può fare per te.
Se sei già avvezzo alle Energie Sottili, meglio ancora se sei un tevvaro, hai già il tuo strumento di indagine per la realtà sottile: il palming.
Tuttavia, dà sempre una certa emozione poter riscontrare nel fisico e nel visibileciò che si sente col palming. Il raffronto visibile con l’Energia Sottile ci aiuta a conoscere ed esplorare meglio questo mondo che spesso ci sembra “altro”, che vive da qualche parte che non è il “qui e ora”, solo perché nella quotidianità dei nostri sensi “densi” non può essere vissuto a pieno.
Se invece il palming non è il tuo forte, attraverso la Cristallizzazione Sensibilepotrai sicuramente toglierti più di una curiosità riguardo alla qualità di energia contenuta nel cibo che mangi, l’acqua che bevi e il tuo stato di salute energetica. In entrambi i casi, non mancherà l’emozione della scoperta di un aspetto della natura che solitamente è celato e che con la Cristallizzazione Sensibile può essere svelato e fissato nella forma di un cristallo.
Al CRESS abbiamo una Camera di Cristallizzazione Sensibile che è già stata usata in passato per analizzare il nostro Olio Cleanergyzzato, ma abbiamo deciso che è il momento giusto perché anche tu possa toglierti qualche curiosità e venire ad analizzare ciò che preferisci.
Così abbiamo chiamato il maggiore esperto italiano di Cristallizzazione Sensibile e gli abbiamo chiesto di scendere a Roma per fare il primo corso di Cristallizzazione Sensibile del centro e sud Italia.
Vuoi sapere se quel prodotto omeopatico che sei solito usare ha ancora dell’energia?
Se il vino che metti di solito a tavola è buono o no? O è meglio un vino biodinamico?
E’ meglio il succo del supermercato o quello biologico?
Quanta energia rimane nel latte pastorizzato?
E negli alimenti cotti al microonde?
Potrai toglierti la curiosità il 20 e 21 maggio presso la sede del CRESS a Roma.
Mario Peruzzi, il maggior esperto in Italia di Cristallizzazione Sensibile, sarà a tua disposizione per farti scoprire e approfondire questa disciplina capace di mettere in comunicazione la realtà fisica e quella sottile.
Prenota il tuo posto e diventa anche tu uno scienziato sottile.
Sei sicuro della qualità del cibo che mangi ogni giorno?
I prodotti biologici mantengono davvero la loro promessa di qualità? Cosa è capace di fare un prodotto omeopatico? E il farmaco al quale affidi la tua salute?
Se queste domande sono importanti per te e pensi che possano fare la differenza nella tua vita, adesso puoi trovare tutte le risposte che cerchi.
Iscriviti al Corso di Cristallizzazione Sensibile del 20 e 21 maggio.
Non rimandare a domani ciò che può farti stare meglio oggi.
Centro Ricerche Energie e Sistemi Sottili 00174 Roma Via Dei Suplici 117
Tel. 06 768613 Cell. 3666160638
Ad maiora.