Nel libro Energie Sottili di Roberto Zamperini (Macroedizioni 5 ed, 2005) la Caratteristica Vibratoria è definita come una sorta di firma energetica della sostanza che ha generato il farmaco.
Come molti di voi sapranno, l’Omeopatia è basata sul principio similia similibus curentur (i simili siano curati con i simili). Hahnemann, il fondatore dell’Omeopatia, notò che coloro che estraevano il chinino (un tempo usato per curare la malaria) manifestavano gli stessi sintomi della malaria pur non contraendola. Osservò inoltre che i sintomi scomparivano non appena si assentavano dal lavoro. Da questa osservazione cominciò ad annotare casi , ricerche, sperimentazioni giungendo alla conclusione che il chinino utilizzato per guarire la malaria, negli individui sani, stimolava gli stessi sintomi della malattia.
Hahnemann iniziò le sue sperimentazioni con se stesso assumendo del chinino in dosi “allopatiche”manifestando gli stessi sintomi di un individuo affetto da malaria. Invertendo l’esperimento e diluendo le concentrazioni di chinino, ottenne la scomparsa dei sintomi.
Diluizione e succussione. Hahnemann ottenne la diluizione del chinino (il principio omeopatico) utilizzando una parte di corteccia dell’albero che venne fatta macerare in 99 parti di solvente. La risultante di questo procedimento venne a sua volta diluita con lo stesso rapporto 1:99, cioè, prendendo una goccia della tintura e diluendola con 99 parti di solvente (acqua e alcool) ottenendo così diluzioni sempre maggiori chiamate dagli omeopati:potenze.
Tra una diluizione e l’altra il rimedio veniva sottoposto a succussione (dinamizzazione)cioè ad una energico scuotimento.
Il processo della diluizione Centesimale Hahnemanniana, sebbene industrializzato, segue tutt’ora i principi dettati dal suo fondatore: da 1 goccia di tintura madre (TM) diluita in 99 parti di solvente si ottiene una prima diluizione centesimale (1CH). 5 passaggi saranno indicati sul rimedio omeopatico: 5 CH e così via. Una potenza 200 CH è espressione di duecento diluizioni con relative dinamizzazioni. Senza addentrarmi troppo nell’omeopatia mi fermo al concetto della diluizione che da sempre è fonte di accuse da parte della medicina ortodossa.
Secondo la scienza ufficiale infatti l’omeopatia è una “bufala” in quanto superata una certa diluizione centesimale, non rimane più alcuna molecola della sostanza che ha generato il rimedio, già alla 12 CH le molecole sono quantitaviamente irrisorie (numero di avogadro).
Benchè la medicina ufficiale consideri l’omeopatia una metodica poco superiore alla stregoneria sempre più italiani si curano, con soddisfazione, dall’omeopata e non solo per malattie a scadenza o psicosomatiche e cicliche!
Sebbene oltre la 12CH non ci sia probabilisticamente, dal punto di vista chimico, alcuna molecola della tintura madre o del principio che ha generato il rimedio, come mai funziona?
Avete mai sentito parlare di Jacques Benveniste? Su Nature ci sono ancora dei suoi articoli….