Il cellulare: un dispositivo che rapisce il pensiero, sottrae benessere e depaupera il nostro vitalismo (2).

Segue a : https://soniagermanizamperini.wordpress.com/2021/03/22/il-cellulare-un-dispositivo-che-rapisce-il-pensiero-sottrae-benessere-e-depaupera-il-nostro-vitalismo/

Nell’articolo precedente ho riportate ricerche ed evidenze che mostrano gli effetti di un uso eccessivo dei cellulari, e più in genere del web, sui nostri ragazzi.  
DS o nomofobia  è un vocabolo entrato nel nostro linguaggio e nel dizionario medico ad indicare delle vere e proprie dipendenze, come la droga o il gioco d’azzardo, che il cellulare soprattutto produce. Le dipendenze come sappiamo monopolizzano il nostro pensiero verticalizzandolo sul bisogno di avere una persona, un oggetto o una droga, incoercibilmente.
Come una droga, il cellulare ci toglie il pensiero e il Potere personale ma se ciò non bastasse, se questo non fosse sufficiente a prestare attenzione, soprattutto verso i ragazzi, mettendoli a conoscenza del ruolo manipolatorio e coercitivo del telefonino, allora parliamo di salute.
Se ne parla effettivamente troppo poco per creare una coscienza comune. 
Ecco come si esprime il nostro governo circa la pericolosità dei campi elettromagnetici artificiali emessi dai cellulari:   “I campi elettromagnetici prodotti dai telefoni mobili sono stati classificati nel 2011 dall’International Agency of Cancer Research – IARC come “possibilmente cancerogeni per l’uomo” (categoria 2b). Tale classificazione identifica un sospetto di possibile cancerogenicità, che studi successivi dovranno confermare o smentire”.
http://www.salute.gov.it/portale/cellulari/dettaglioContenutiCellulari.jsp?lingua=italiano&id=5193&area=cellulari&menu=vuoto&tab=2

Di fatto, diversi studi sono stati pubblicati sulla scena internazionale circa la pericolosità dei cellulari e delle radiofrequenze, ne ricorderò solo alcuni. Lennart Hardell dell’University Hospital di Orebro e Kjell Hansson Mild della Umea University

Lennart Hardell e Kiell Hansson analizzando 11 ricerche provenienti dalla Svezia, la Danimarca, la Germania, il Giappone, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno concluso che la formazione di tumori al cervello è strettamente correlata all’uso di cellulari. In particolare si è rilevato un aumento dei glioma e dei neuromi acustici che si sviluppano soprattutto sul lato della testa dove normalmente viene appoggiato il telefonino. I due ricercatori hanno voluto condurre loro stessi delle ricerche e la loro conclusione conferma quanto scoperto dagli studi internazionali. Corriere ottobre 2007 “E’ necessaria una grande attenzione nell’uso del telefonino – avvertono gli scienziati nella relazione pubblicata dalla rivista Occupational Enviromental Medicine – e soprattutto i bambini, che sono particolarmente vulnerabili, dovrebbero essere scoraggiati dall’utilizzarlo». A quanto sostiene l’Independent, che ha riportato lo studio, i risultati sarebbero tanto importanti quanto preoccupanti, perché mettono insieme ricerche su persone che hanno usato il cellulare per un tempo abbastanza lungo da poter contrarre la malattia. Finora, infatti, le rassicurazioni ufficiali sulla sicurezza dei cellulari si basavano su ricerche compiute, nella migliore delle ipotesi, su un campione ristretto, ma il cancro impiega almeno 10 anni per svilupparsi, quindi questi studi erano giocoforza parziali”. https://www.corriere.it/salute/07_ottobre_08/marchetti_tumori_rischi.shtml 
https://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/cellulari/cellulari-
studio/cellulari-studio.html

In questo sito troverete tutte le evidenze scientifiche raccolte circa il campo
elettromagnetico artificiale e l’insorgenza di tumori tra cui gli studi del ricercatore
Lennart Hardell. https://www.researchgate.net

Tra le numerose evidenze scientifiche, studi e ricerche riporto un’ipotesi di connessione tra il linfoma non- Hodgkin e un’esposizione alle radiofrequenze giugno 2020). 
“Earlier animal studies have provided evidence that non-Hodgkin lymphoma (NHL) may be caused by exposure to radiofrequency (RF) radiation. This was recently confermed by the U.S. National Toxicology (NTP) study that showed an increased incidence of malignant lymphoma in female mice exposed to the GSM modulated or the CDMA modulated cell phone RF radiation. Primary central nervous system lymphoma (PCNSL) is a rare malignancy in humans with poor prognosis.
An increasing incidence has been reported in recent years. Based on a case-report we present the hypothesis that use of the hand-held mobile phone may be a risk factor for PCNSL. The increasing incidence of non-Hodgkin lymphoma in Sweden is discussed in relation to etiologic factors.”
 https://www.researchgate.net/publication/342525979_Central_nervous_system_lymphoma_and_radiofrequency_radiation_-_A_case_report_and_incidence_data_in_the_Swedish_Cancer_Register_on_non-Hodgkin_lymphoma 
Ipotesi di connessione tra tumori alla tiroide ed esposizione alle radiofrequenze (ottobre 2020)
“The International Agency for Research on Cancer (IARC) at the World Health Organization (WHO) categorized in 2011 radiofrequency (RF) as a possible human carcinogen, Group 2B. During use of the handheld wireless phone, especially the smartphone, the thyroid gland is a target organ. During the 21st century, the incidence of thyroid cancer is increasing in many countries. We used the Swedish Cancer Register to study trends from 1970 to 2017. During that time period, the incidence increased statistically significantly in women with average annual percentage change (AAPC) +2.13%, 95% confidence interval (CI) +1.43, +2.83%. The increase was especially pronounced during 2010–2017 with annual percentage change (APC) +9.65%, 95% CI +6.68, +12.71%. In men, AAPC increased during 1970–2017 with +1.49%, 95% CI +0.71, +2.28%. Highest increase was found for the time period 2001–2017 with APC +5.26%, 95% CI +4.05, +6.49%. Similar results were found for all Nordic countries based on NORDCAN 1970–2016 with APC +5.83%, 95% CI +4.56, +7.12 in women from 2006 to 2016 and APC + 5.48%, 95% CI +3.92, +7.06% in men from 2005 to 2016. According to the Swedish Cancer Register, the increasing incidence was similar for tumors <-4 cm as for tumors >4 cm, indicating that the increase cannot be explained by overdiagnosis. These results are in agreement with recent results on increased thyroid cancer risk associated with the use of mobile phones. We postulate that RF radiation is a causative factor for the increasing thyroid cancer incidence. https://www.researchgate.net/publication/347416047_Is_the_Increasing_Incidence_of_Thyroid_Cancer_in_the_Nordic_Countries_Caused_by_Use_of_Mobile_Phones

Senza uscire fuori dal nostro amato paese, l’Istituto Ramazzini nel 2018 pubblica lo studio più importante che sia mai stato svolto sugli effetti delle radiazioni a radiofrequenza (RFR), intitolato “Resoconto dei risultati finali riguardanti i tumori del cervello e del cuore in ratti Sprague-Dawley esposti dalla vita prenatale alla morte spontanea a campi elettromagnetici a radiofrequenza, equivalenti alle emissioni ambientali di un ripetitore da 1.8 GHz”, visionabile sulla rivista internazionale peer-reviewed Environmental Research, edita da Elsevier 
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0013935118300367?via%3Dihub
SEGUE 
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Il cellulare: un dispositivo che rapisce il pensiero, sottrae benessere e depaupera il nostro vitalismo.

L’Associazione Social Warnig fondata nel 2017 da un ragazzo classe 1995, Davide Dal Maso1, ha promosso un sondaggio condotto su 10.000 ragazzi tra i 12 e i 16 anni in cui emerge che il 79% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni trascorre più di 4 ore al giorno sui social, sommati, sono due mesi l’anno spesi sul cellulare.

La sintesi di tale sondaggio è questa: 

 – il 39% è connesso senza limiti di tempo (l’anno scorso era il 22%);

 – il 70% non ha regole stabilite da parte dei genitori (nel 2020 era il 55%); 

 – Il 45% è connesso tra le 19 e le 23, l’11% dopo le 23. 

Le statistiche sopra riportate ci parlano di un uso smodato che provoca una dipendenza comportamentale molto molto simile al disturbo da gioco d’azzardo che viene definita “dipendenza da smartphone o DS o nomofobia”.

http://www.psicoattivo.com/dipendenza-da-smartphone-e-cervello/ 

Aggiungiamoci che date le condizioni sociali e sanitarie, da un anno i nostri ragazzi hanno intensificato la loro presenza online, ovviamente!, non pienamente consapevoli del furto che hanno subito e cioè una privazione di quelle condizioni che favoriscono e promuovono la piena maturazione dell’individuo, le relazioni, sostituite con rapporti irrelati e “privi di quella comunicazione non verbale fatta anche di sguardi, abbracci e condivisione dello spazio”. ( Stefano Vicari, neuropsichiatra dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù). 

In queste poche righe possiamo azzardare l’affermazione che un piccolo dispositivo come il cellulare ha privato i nostri ragazzi (e non solo) del pensiero, dell’autonomia di pensiero, influenzando incisivamente il percorso scolastico, la vita sociale e le relazioni, cioè la loro futura esistenza.  Il Potere personale in questo nuovo panorama ne esce sconfitto e per Potere personale intendo quel Potere derivante dalla libertà di pensiero, dall’autonomia di pensiero, privo di condizionamenti o influenze limitanti il pieno sviluppo dell’individuo. 

Basterebbe già questo per porci delle profonde riflessioni obbligandoci a valutare il ruolo di questo oggetto a cui abbiamo relegato la nostra intera esistenza ma se questo non fosse sufficiente, torno ancora una volta ai rischi che un uso smodato del cellulare può comportare sulla salute.  (SEGUE) 

1. Davide Dal Maso, classe 1995, secondo Forbes tra i Top Under 30 Italiani, è docente e coach di Social Media Marketing, Fondatore della no-profit sulle potenzialità e i rischi del web ” Social Warning  –  Movimento Etico Digitale” e contributor di Millionaire  e di Il Sole24Ore su cui scrive di marketing ed employer branding legato alla Generazione Z.