Gli osservatori del cielo. L’origine dello Spazio Sacro 4 parte.

Man-Looking-At-The-StarsQuesti Antichi…ne sapevano una più del diavolo. Se potessimo tornare nel passato con la macchina del tempo li vedremmo sopra un colle ad osservare il cielo, di giorno, di notte, all’alba, al tramonto, ci verrebbe quasi da indispettirsi, noi super indaffarati a rincorrere i minuti e loro con il naso all’insù, un romano dei tempi nostri direbbe “aò, non c’hanno proprio niente da fa’ ” eppure dalle loro osservazioni venivano istituiti i calendari per la raccolta e la semina, i riti propiziatori, le cerimonie religiose, le battaglie, le fondazioni di nuove idee e nuove città, nuovi templi, o meglio, nuovi templum.

 
Sul colle, l’osservazione del moto del Sole e la posizione in cui questo si levava e orientamentotramontava all’orizzonte dello spazio celeste, toccando i lembi della terra, permetteva di determinare il cardo maximus (asse nord-sud) e il decumanus maximus (est-ovest) ottenendo nello spazio sacro una croce ortogonale a cui si intersecava una croce diagonale (vedi immagine sotto) generata dai punti di levata e di tramonto del Sole al solstizio d’estate ed al solstizio d’inverno.
Spazio Sacro GottarelliIn questi punti, nati dall’oservazioni del sole e dal centro del quadrato, venivano interrati 9 ceppi a terra a delineare il perimetro ed il centro dello Spazio Sacro di una città o di un templum.
Il quadrato del templum era ottenuto dalla proiezione della volta celeste sulla terra entravano in gioco cioè elementi fortemente archetipali, due di questiil quadrato ed il cerchio.

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Iovis omnia plena(1)

zeusIovis omnia plena(1)

di Francesco Bucchini*

Secondo quella che LMA Viola definisce come Formulazione Noumenica Rituale Tradizionale,  l’ Essere si dispiega plasticamente, attraverso i cicli del tempo,  nel mondo, il quale ne rappresenta l’ abbellimento e l’ attualizzazione di ogni potenzialità, di ogni idea divina. Il mondo è pervaso  dall’energia, percepibile, di un unico principio divino, di un Numen che può essere diversamente nominato, mentalmente distinto e discriminato per qualità e funzioni. Continua a leggere

ROMANA RELIGIO. UNA PRIMA BOZZA INTERPRETATIVA ATTRAVERSO LA TEV

ROMANA RELIGIO. UNA PRIMA BOZZA INTERPRETATIVA ATTRAVERSO LA TEV

di Francesco Bucchini*

palatino-Roma_2366Nel settembre 2011 Roberto Z. mi accompagnò una prima volta al Palatino, permettendomi di avere l’ esperienza entusiasmante della percezione delle Energie Divine tuttora presenti ed operanti nella Città degli Dei. Sino ad allora, politeista più portato com’ ero a cercare il sacro in Shiva o in Ganesh ( Dio bifronte, per altro, come Giano), guardavo con una certa sufficienza alla religione romana, considerata come una congerie di fantasie e miti senza spessore nè sostanza, e non immaginavo che ero spinto a cercare lontano da una gigantesca operazione di occultamento e di travisamento di un’ intera civiltà, di una Tradizione. Continua a leggere