[Quali sono le informazioni che ti mancano per NON FARE COME SISIFO e non spingere sempre lo stesso masso su per la montagna dei trattamenti energetici]
Ti è mai capitato di alzarti più stanco di quando sei andato a letto?
Di svegliarti sempre alla stessa ora della notte, senza che ci sia un apparente motivo e nonostante i tuoi tentativi di porvi rimedio?
Ti sei mai sentito scarico, irritato e prosciugato dopo una giornata di lavoro al computer?
Hai mai fatto caso che esistono degli ambienti, delle stanze, dei luoghi nei quali appena entri ti cambia l’umore?
Sei mai uscito da un centro commerciale sentendo che ad essersi svuotato non è solo il tuo portafogli?
Ti sei mai sentito talmente “cotto” da non capire neanche più chi sei, dopo aver trascorso un’intera giornata a stretto contatto con pensieri, preoccupazioni, problemi, confessioni di altra gente, come se di te fosse rimasto solo un involucro?
Se la tua risposta a una o più di queste domande è sì, non puoi fare a meno di proseguire nella lettura, per conoscere le possibili cause all’origine di queste esperienze di “ordinaria vita moderna”.
Naturalmente, qui si parla di Energie Sottili, se sei troppo scettico o troppo convinto che nulla di spiacevole possa venire dall’Energia Sottile, questo articolo non fa per te, puoi risparmiare il tuo tempo.
Se invece pensi che non sono mai abbastanza le parole spese ad approfondire i vari aspetti della realtà sottile, le prossime righe sono state scritte apposta per te.
Chiunque abbia avuto dei bravi maestri in campo energetico, o ne abbia fatto esperienza diretta, sa che le Energie Sottili seguono delle leggi.
Ma c’è un aspetto dell’Energia che ancora più spesso e ancora più facilmente viene ignorato o semplicemente preso sottogamba sia dai frequentatori occasionali della materia, che dai più abituati a lavorarci.
Tutto si riassume in questa breve frase:
L’ENERGIA È GERARCHICA.
L’energia è DEMOCRATICA nel comportamento, perché non farà eccezione nelle sue regole, ma è GERARCHICA nella distribuzione, perché le dimensioni e la scala dell’elemento analizzato (così come l’R1) non possono essere ignorate.
Continua a leggere →
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...