Identikit di un campo ordinatore

Campo ordinatore: neologismo tevvaro firmato Roberto Zamperini concettualmente simile, molto simile, al campo morfogenetico di R. Shaldrake, la differenza sostanziale è che il campo ordinatore sovrintende esclusivamente gli aspetti energetici e vibrazionali di un sistema. 

Identikit di un

campo ordinatore

Cosa ci dice R. Shaldrake circa il campo morfogenetico? Nel suo libro “La presenza del passato” R. Shaldrake definisce il campo morfogentico come una forza invisibile presente nel sistema non identificata con uno dei suoi componenti, ma con il sistema stesso. Il campo morfico è responsabile dell’organizzazione, della struttura e della forma del sistema ed è dotato della capacità di memorizzare ciascun elemento costituente il sistema. 

Ci dice anche che il campo morfogenetico ha una STORIA e , grazie ad un processo chiamato risonanza morfica, contiene in sé una memoria. Per noi Operatori TEV oppure per i tevvari in divenire l’ipotesi appena esposta si traduce, nell’analisi di un sistema energetico, che il campo ordinatore è gerarchicamente la struttura vertice dell’organizzazione energetica come l’avete appresa fino al secondo livello TEV ( ne vedremo altre più avanti). Una sorta di Direttore Generale che sovrintende a tutte le funzioni a lui sottostanti.

Peculiarità del campo morfogenetico/ordinatore è che è un’area non materiale di influenza che si estende nello spazio e nel tempo. 

In cosmologia ancora vige esiste il paradigma eternalista secondo il quale delle leggi eterne ed immutabili regolano la manifestazione del cosmo così come noi oggi lo intendiamo. R Shaldrake propose un’altra visione dettata dall’osservazione degli eventi azzardando l’ipotesi, che lo portò d’essere schedato come scienziato di serie B, dell’abitudine e dell’evoluzione. Un concetto rivoluzionario che ancora mette in discussione l’attuale paradigma e che pone un dubbio: invece di leggi eterne ed immutabili che governano la manifestazione, che non sia invece l’abitudine consolidata nel tempo di certi fenomeni a rendere possibile la manifestazione della materia e del cosmo? 

Secondo questa ipotesi ogni specie, ogni membro di ogni specie, attinge alla memoria collettiva della specie, si sintonizza con i membri passati della specie e a sua volta contribuisce all’ulteriore sviluppo della specie attraverso un processo di RISONANZA fra gli individui e i gruppi della specie (sottogruppi, razze, etnie, gens, famiglia eccetera) facendo diventare PRESENTE il PASSATO. 

Una domanda postami recentemente da un mio allievo ha sollevato un dubbio: se un soggetto ha problemi alle articolazioni inferiori, esiste un campo ordinatore che presiede a queste? Ora un CO delle gambe non ha una logica all’interno di questa ipotesi. Le  gambe da sole “non vanno da nessuna parte”dobbiamo contestualizzarle e lavorare su quei centri che nell’organizzazione del sistema energetico TEV siano coerenti con il concetto di campo morfogenetico. Cosa permette alle gambe di essere forti, efficienti? Qual’è quella funzione, quel sistema, che nei millenni ha funzionato e pertanto si è consolidato attraverso l’abitudine creando appunto la memoria di quella funzione? Integrando questa ipotesi con il sistema energetico Tev si arriva ad un elenco di Campi Ordinatori: sangue, connettivo, muscoli, sistema nervoso, eccetera. 

Questo per chiarire e sottolineare che benché il Campo Ordinatore apra una visione più ampia dei processi energetici e della stessa natura umana, l’Operatore TEV o il tevvaro in divenire deve sempre aver bene in mente il campo morfico di Shaldrake e fare in modo che le regole che guidano il campo morfogenetico/campo ordinatori siano coerenti e logiche con il concetto di apprendimento, evoluzione e di sistema energetico. 

Chiamiamolo effetto collaterale o placebo, non ci offendiamo.

MC, biologa, ricercatrice all’Università di Perugia mi contatta a causa di un problema di salute della madre che accusa una costante nausea determinata da un innalzamento dell’urea, oltre che a quello della creatinina, che segnala una sofferenza della funzionalità renale.
Le analisi eseguite il 5 dicembre 2019 riportano i seguenti valori: 

Urea 124,0 mg/dl intervallo di riferimento (12.5-71)
Creatinina (secondo Jaffe) 2,66 mg/dl intervallo di riferimento (10,60-1,10)
Calcio totale 10.9 mg/dl intervallo di riferimento (8,6-110,2)

Inizio dei trattamenti TEV, il 12 dicembre che vengono eseguiti tutti i giorni per circa una settimana.

MC mi riferisce che la madre sta molto meglio e che la nausea era scomparsa già dopo un giorno di trattamento e che intendeva ripetere le analisi a sua madre.
Ecco i risultati delle analisi del sangue del 20 dicembre: 

Urea 74,0 mg/dl intervallo di riferimento (12.5-71)
Creatinina (secondo Jaffe) 1,92 mg/dl intervallo di riferimento (10,60-1,10)
Calcio totale 9,7 mg/dl intervallo di riferimento (8,6-110,2)

In questo intervallo di tempo il soggetto non ha effettuato cambiamenti, né alimentare, né farmacologico. 

Urea o azotemia: prodotta dal fegato a seguito dalla trasformazione di un prodotto di degradazione degli amminoacidi, tossico per l’organismo, lo ione ammonio. L’urea poiché eliminata dai reni, indica la funzionalità renale.

La creatinina deriva dalla creatina, una sostanza contenuta nei muscoli. La creatinina si genera durante corso l’attività muscolare, viene filtrata dai reni ed eliminata tramite le urine. La creatinina è un valore che indica anch’esso lo stato di salute dei reni. 

Calcio totale: è in relazione alla concentrazione delle proteine circolanti, in particolare dell’albumina. Se la funzionalità renale è insufficiente l’eccesso di calcio non può essere adeguatamente eliminato.

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Sistemi di biorisonanza e risonanza: il Mora Test.

Josè Roldan Ruiz diplomato in Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Kinesiologia, Ipnosi Clinica, Medicina Ortomolecolare, Shiatsu, Esperto in Geobiologia e in sistemi di biorisonanza Mora ha presentato in un corso di biorisonanza Mora e Kinesiologia rivolto a tutti i moraterapeuti in Spagna, dei casi ottenuti con il Mora Test in abbinamento con la Mini CPU e l’utilizzo del Midi Cleanergy con la Memoria Energetica Legami. 

Per ora vorrei soffermare l’attenzione sulla presenza del Midi Cleanergy. 

Perchè abbinare il Mora Test al Cleanergy? 
Come afferma Josè Luis: nel tempo e a causa dei trattamenti, l’apparecchiatura di bio-risonanza accumula energia congestionata nei propri circuiti alterando e i test e i protocolli di riequilibrio energetico. 

Questa problematica è generata propio dal sistema di risonanza per cui quando due entità energetiche entrano in contatto si scambiano informazioni generando il fenomeno della contaminazione che in questo caso non riguarda due persone ma una macchina e una persona. Le “informazioni”, la carica vibrazionale di un soggetto che ha una patologia è chiaramente inibente verso il corpo bioenergetico, la sua presenza riduce la carica vitale. Questa caratteristica vibratoria, quella della patologia rilevata dalla macchina, permane nella macchina stessa riducendo nel tempo e la capacità di risonanza (e quindi i test che vengono effettuati con questa) e l’intervento. 

Per evitare questo inconveniente, Josè Luis ha dotato il Mora test di un Cleanergy con ME Legami, come vedete nella foto in basso. Posizionato sulla scatola in metallo del Mora Test, l’energia del Cleanergy viene diffusa e convogliata eliminando le congestioni che normalmente tendono ad accumularsi, paziente dopo paziente. In questo modo il test effettuato con lo strumento di biorisonanza non è alterato dalle congestioni memorizzate dai vari soggetti che giorno dopo giorno si sottopongono all’analisi del Mora Test.

Il Cleanergy ha una versatilità tale che la sua presenza diventa quasi indispensabile e sinergica a qualsiasi sistema di biorisonanza, e a qualsiasi forma di terapia.

La realtà condivisa genera uno stato di coscienza, quale?

Il nostro stato di coscienza ordinario non è un fatto naturale bensì condizionato dal contesto ambientale, culturale, sociale, familiare.

La percezione della realtà circostante, degli altri, di noi, la coscienza che abbiamo delle percezioni sono costruzioni semiarbitrarie di una realtà consensuale, accettata cioè dalla maggior parte del contesto culturale e sociale in cui viviamo, è impensabile ad esempio per noi occidentali mangiare della carne di cane, come è impensabile per un musulmano mangiare della carne di maiale o per un induista mangiare della carne di mucca in quanto siamo cresciuti e influenzati da ambientali culturali diversi.

Questa cornice conduce al fatto che alcuni vissuti, pensieri, azioni vengano promosse, altre penalizzate e represse con il fine ultimo di creare uno stato di coscienza ordinario, cioè, uno stato accettato e condiviso dalla società in cui viviamo. Eppure, sono certa, tutti almeno una volta nella vita hanno provato esperienze non catalogabili secondo i canoni comuni: un’intuizione, un sogno lucido, fenomeni di sincronicità, il pensare ad una persona che poi ti chiama, senza arrivare necessariamente a manifestazioni così dette “paranormali”.

Nutrire queste capacità è questione di coscienza e cioè di porre attenzione/consapevolezza su alcune potenzialità inespresse, potenzialità respinte perchè giudicate anomale dalla maggior parte delle persone, non conformi rispetto al contesto in cui siamo stati cresciuti e “indottrinati”. E se coltivassimo queste potenzialità? Cosa potremmo fare se utilizzassimo il nostro potenziale inespresso?


Il palming, la percezione delle energie sottili e la TEV non appartengono ancora alla realtà consensuale, almeno nel mondo occidentale, questo non significa però che i rimedi energo vibrazionali (TEV, omeopatia, floriterapia, kinesiologia, eccetera) ed i risultati che si ottengono con questi, siano solo frutto di un effetto placebo.
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Stati di coscienza e TEV. Lettura per tipi stressati…

Ciao.
Tranquillo, non siamo impazziti qui al CRESS.
E’ che la società ci impone ritmi serrati, bisogna essere smart, efficienti, fichi, intelligenti, multitasking ed ecco lo tsunami dei pensieri ad affollare le nostre giornate, i nostri pensieri, il nostro tempo.
Verrebbe da dire “mal comune mezzo gaudio”, perché ci rendiamo conto che questa condizione riguarda sicuramente la maggior parte della popolazione, e forse anche te.
Ti trovi anche te nel sovraffollamento da pensieri, preoccupazioni, scadenze, impegni più o meno impellenti, situazioni che ti tolgono il sonno?
Già, perché poi, una delle conseguenze di tutto questo marasma è che la sera, quando si presume che tu abbia staccato la spina, quando si presume che sia arrivato il meritato riposo, quando è necessario recuperare un po’ di energie per affrontare il giorno seguente… che succede?
Succede che ti rigiri nel letto, che non trovi la posizione comoda, che ti consumi nei pensieri finché il corpo non si arrende esausto al sonno, oppure che questo strameritato sonno non arriva mai.
La mente prende il sopravvento: macina, analizza, pensa, escogita, si lamenta… tutto tranne l’unica cosa che dovrebbe fare: chiudere quella bocca e lasciarti riposare, che poi domani si riparte!
Bene, ma non benissimo!
Dicevamo… la soluzione?
Nella TEV® una situazione del genere può essere analizzata sotto diversi punti di vista.
Il primo di questi riguarda gli Stati di Coscienza.
“Stati di coscienza” non è un modo fricchettone per dire che sei sconnesso dall’energia dell’universo.
Significa che il nostro cervello ha delle modalità di funzionamento, e queste modalità si individuano a seconda della frequenza delle onde cerebrali.
Non è questo il momento di stare a spiegarti che cos’è una frequenza e come funziona, ma possiamo dire quali sono le conseguenze delle diverse frequenze del cervello può assumere.
Brevemente, senza fare un’analisi approfondita, la modalità che ti tiene sveglio la notte è quasi sicuramente una modalità di tipo beta (ß), quasi sicuramente sovraccarica di congestioni.
Questa modalità influisce con la modalità del sonno per svariati motivi, e come conseguenza il tuo cervello diventa una pentola di fagioli in ebollizione.
La soluzione a questo inconveniente dettato dai ritmi del mondo modernizzato, è presto detta:
Bisogna che le onde cerebrali ritrovino il giusto ritmo, il giusto equilibrio e la giusta alternanza.
Come?
La TEV® offre molte possibilità di azione, che dipendono soprattutto dalle capacità apprese nei vari corsi.
Una cosa è certa: non lasciamo che i nostri studenti escano da un corso senza che abbiano degli strumenti per lavorare da subito sulle cose.
Ecco perché già con il TEV® 1 si esce con la possibilità di fare qualcosa per il nostro sistema energetico in tilt.
Come?
Prima di tutto attraverso la strumentazione a tecnologia Cleanergy: chi frequenta il TEV® 1 riceve in omaggio il libro di Anatomia Sottile e un Mini Cleanergy, e può subito iniziare ad usarlo in modalità passiva. Le tecniche sono insegnate al corso.
Poi, attraverso l’approfondimento.
La mente può essere un laser, ma va tarata affinché lo diventi, e questo si fa attraverso la conoscenza e l’approfondimento.
Gli stati di coscienza sono un argomento chiave dell’Introduttivo.
Un argomento estremamente affascinante (se ti piace capire come funziona il cervello), dal quale la TEV® ha estrapolato degli spunti pratici pronti all’uso, per migliorare lo stato di salute del nostro sistema energetico.
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Ad maiora.

Dolori cervicali e lombari? Il problema potrebbe derivare dai denti e dai tuoi piedi!

Oggi voglio inoltrarvi un caso riportatomi da due nostri collaboratori, medici: Alfredo Sestu e Maurizio Lewin. Trattasi di un paziente che accusa disturbi agli arti inferiori, dolori lombari e cervicali.

Il paziente viene monitorato attraverso un dispositivo medicale: il Teethan che svolge il compito di rilevare i parametri scientifici dell’occlusione dentale per mezzo del quale viene diagnosticata una 2^classe con laterodeviazione della mandibola ed un rapporto di morso profondo*.  

Test di serramento

La diagnosi effettuata tramite il Teethan viene svolta attraverso l’applicazione di sensori nei corretti punti e due test di serramento della durata di 5 secondi, ognuno al fine di ricavare gli indici fondamentali per la valutazione dello stato occlusale del paziente.

Ecco il risultato: un grafico abbastanza intuitivo anche per noi profani che provo comunque a spiegarvi semplificando il più possibile il linguaggio “medichese”.

PRIMA

Vedete quelle strane scritte, sotto il disegno, alla vostra sinistra? Sono tutti parametri importanti al fine di comprendere se ci sono problemi di occlusione, iniziamo con il primo termine: il POC.

Il POC  analizza la coppia di muscoli Temporali e la coppia di muscoli Masseteri. Ogni coppia muscolare individua quale tra i due muscoli (quello di destra o quello di sinistra) e’ prevalente. In condizioni ottimali sia il POC dei Temporali che dei Masseteri, arriva ad un valore “100”, nel caso in cui il POC dei Temporali indichi uno squilibrio, il paziente nella parte anteriore della bocca avra’ un maggior numero di contatti sul lato del muscolo prevalente, altresi’ se riguardasse i Masseteri il paziente avrebbe maggior contatto nella parte posteriore posteriore della bocca ed una prevalenza di contatti sul muscolo prevalente.

L’ altro termine che vado a spiegare assomiglia a quel posto dove possiamo prendere caffè, cornetti, tramezzini e cocktail: BAR. 

Il BAR, Baricentro del Piano Occlusale indica se prevalgono i Masseteri o i Temporali. I muscoli Masseteri sappiamo essere piu’ forti rispetto ai Temporali,  se e quando essi prevalgono determinano una condizione fisiologica con Baricentro Posteriore.

Se prevalgono i Temporali, il baricentro sara’ Anteriore ed il paziente si trovera’ sottoposto ad un sovraccarico condilare che significa che la mandibola tende ad avanzare e per via dei contatti anteriori stressa i condili dell’ATM (Articolazione Temporo-Mandibolare). 

TORS da non confondere con l’eroe semi Dio Thor(!) indica la laterodeviazione della mandibola sul piano orizzontale valutata rilevando l’attivita’ incrociata delle due coppie di muscoli.

IMP sta per IMPACT, indica l’intensita’ del lavoro muscolare, parametro strettamente correlato alla forza del morso, conoscerne pertanto l’entita’ e’ particolarmente interessante per la ricerca della dimensione verticale, che in un paziente con ridotto lavoro muscolare risultera’ eccessiva mentre in un paziente con attivita’ maggiore il risultato sara’ opposto.

Torniamo al paziente a cui viene effettuato un trattamento gnatologico e dato il consiglio di applicare le Solette bioenergetiche Cleanergy inside con un dispositivo mobile in bocca.
Il paziente manifesta la sua preoccupazione nel dover portare un dispositivo mobile in bocca e sceglie di seguire il consiglio dato dal medico acquistando in prima istanza le Solette bioenergetiche Cleanergy inside per indossarle.

A distanza di 4 settimane il soggetto viene sottoposto a controlli ed esami diagnostici dichiarando: 

 la scomparsa dei dolori lombari, dei disturbi agli arti inferiori ed un lieve miglioramento del dolore cervicale.

Entrando nello specifico, dal grafico prodotto dal Teethan durante la visita di controllo,  possiamo notare la quasi “uguaglianza” raggiunta in POC Ta e POC MM, anche se degna di nota, e’ da ritener secondaria ad un dato NOTEVOLE e cioe’ il BAR, i cui valori hanno raggiunto un parametro ideale, la Differenza dell’ IMP risulta al controllo piu’ che accettabile.

Nell’ ultima rilevazione, il morso risulta ancora leggermente anteriorizzato, il soggetto ha un morso profondo per cui la sua protusiva dinamica e’ l’aspetto che piu’ bisogna sviluppare, ciò nonostante, il valore del BAR ottenuto dopo l’applicazione delle Solette bioenergetiche Cleanergy inside e’ notevole e da ritenere importante, una particolare considerazione anche per le asimmetrie che nelle misurazioni sono migliorate.

 Un risultato che fa riflettere sull’importanza dell’integrazione dell’approccio energetico con la gnatologia e la posturologia. 

*=Il rapporto di morso profondo compromette lo scivolamento in avanti della mandibola generando sofferenza del tratto cervicale mentre  il rapporto dinamico delle lateralita’ –cioè l’opportunità  della mandibola di muoversi verso destra o sinistra- anch’esso  compromesso, genera ripercussioni sul tratto lombare.

 

 

 

L’origine dello Spazio Sacro (come meglio comprendere la Tecnologia Cleanergy) 3 parte

Quali sono le regole aritmico-geometriche attraverso le quali le città etrusche e romane venivano fondate?

Nel precedente articolo ho riportato un dettame appartenente alla fondazione di una città romana: il Templum terrestre è un riflesso del Templum caelo, è lecito chiedersi dunque come viene generato il Templum caelo.

Il templum caelo o templum celeste nasce da gesti ritualistici dell’Augure che vengono impressi nell’etere, più specificatamente, il templum celeste nasce da un cerchio descritto nel cielo che diventa simbolo dell’ordine cosmico ed è in questa circonferenza che proiettata sulla terra verrà inscritto il perimetro quadrangolare del templum augurale con l’interramento dei 9 cippi  che avranno il compito di delineare il quadrato ed il suo centro, determinante per l’attivazione del templum sarà l’orientamento e l’individuazione dei vettori in cui scorrono le due principali arterie planetarie: il cardo edtre-templa-1-768x1024 il decumano.

A lato foto estratte dal lavoro di Antonio Gottarelli “Contemplatio, Templum solare e culti di fondazione”.

In queste poche righe è descritto un mondo, quello della Scienza Sacra, Divina, quella Scienza cioè che anticamente costituiva l’incontro e la sintesi tra il sapere razionale, scientifico e quello più magico, immaginifico ed intuitivo, quella Scienza che considerava il cerchio ed il quadrato simboli primigeni e generatori della Spazio Sacro e che nel rituale di fondazione, di una città o di un tempio, venivano utilizzati.

Attraverso il palming acquisito nei seminari TEV, Tecnica Energo-Vibrazionale, ci è dato sapere e rilevare che la forma del quadrato stimola il chakra basale e le energie fisiche (Terapia della Casa, Roberto Zamperini pag 177), direi di più:

il quadrato genera la manifestazione nella prima dimensione, in particolare, la struttura.

Dalla tradizione orientale a quella occidentale il quadrato simboleggia l’ordine, l’organizzazione della natura, il Manifesto; nella sua versione quadridimensionale otteniamo il cubo, cubo che sappiamo essere associato all’elemento Terra e che i TEVvari avanzati ne hanno potuto testare l’energia, quasi materica, decisamente tangibile anche per i meno allenati alla percezione.

Il quadrato, proiettato su un terreno, struttura, memorizza e stabilizza l’idea della città, delineando uno spazio che se orientato correttamente, congiunge perfettamente ed equamente i quattro punti cardinali generando ciò che gli antichi definivano Templum, non solo, include un confine, un limite, rappresenta il primo simbolo manifesto nella realtà dell’idea della città ed il concetto di difesa, per noi TEVvari: R1.

Secondo la tradizione ermetico-alchemica il quadrato è uno dei simboli associato a Marte l’energia di difesa per eccellenza.

Scrive G Casalingo nel libro: “Il nome segreto di Roma” Ed. Mediterranee:

La Forma Urbis essendo un mandala rappresenta l’evocazione della forza (Amor-Venere) e la sua fissazione nella qualità quadrata, romana e/o marziale, cioè il Lar Martis, quale forza rivitalizzata e guerriera, con la quale effettivamente inizia la Via della Città e la città stessa si manifesta come “ROMA QUADRATA”.

E’ Marte/Roma che domina, possiede e fissa le acque, ossia Venere/Amor, la sua sposa. L’atto divinatorio rituale dell’Augure rievoca tutto questo: quando interviene ritualmente nell’atmosfera, nel sottile, nell’invisibile, sacralizza e riverbera nel fenomenico visibile la Forma urbis”. 

Un esperimento basico per i tevvari è:

  1. scrivere la FP in un biglietto, definendola in modo affermativo e tempo presente in poche parole
  2. testare la FP nelle varie dimensioni ed il suo R1
  3. disegnare, in senso antiorario, un quadrato intorno alla FP
  4. testare la FP.

Anche se la tecnica è stata semplificata al massimo, si può rilevare un aumento di R1 e una crescita in prima dimensione.

SEGUE

 

 

 

L’origine dello Spazio Sacro (come meglio comprendere la Tecnologia Cleanergy) 2 parte

PAR TIBI CONTEMPORANEO AL PALATINO © ANSA

PAR TIBI CONTEMPORANEO AL PALATINO © ANSA

In principio c’era l’Auguraculum.

La foto tratta dal sito http://www.ansa.it è una delle opere contemporanee appartenenti alla 31/a  edizione del Romaeuropa Festival curata da Raffaella Frescarelli, si tratta in definitiva di “un viaggio di dissenso all’interno del mito di Roma, una rilettura anarchica dei dispositivi di stratificazione della storia”. http://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/notizie/bellezza/2016/06/23/il-palatino-si-apre-al-contemporaneo_090aa36a-b4a4-49c8-93d5-85e49dee7e24.html

Loser ha il significato di perdente, fallito, sfigato. Questa opera, questa parola all’interno di un contesto come quello del Palatino ha un senso più profondo che tocca le mie radici, la mia spiritualità e mi suscita indignazione perchè, devo ammettere, sono riusciti in questa rassegna a profanare il Palatino aprendo tra l’altro degli spazi al pubblico dapprima interdetti. Sfigato il nostro Comune di Roma che non ha ben compreso il valore della sua città e che dovrebbe aprire questi spazi vietati al pubblico ai Romani, una moltitudine, intendendo per Romani quelle persone non nate a Roma ma vicine all’ideale di Roma, Roma che prima di tutto è un’idea.

In principio c’era l’Auguraculum: era il luogo religioso primordiale dal quale gli Augures, attraverso l’osservazione della volta celeste, del volo degli uccelli e delle folgori, interpretavano la volontà degli dèi. Qui si svolgevano i principali atti della vita religiosa e politico-istituzionale dei romani. E’ un arce, un colle, attraverso il quale effettuare la spectio,  il primo Auguraculum di Roma, quello in cui Romolo Rex-Augures chiede il benestare degli Dei, fu il Palatino. Continua a leggere

Calendario romano attività didattica TEV 2016-2017

Immagine

cress-calendario-2017

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (5)

I 7 RAGGI SECONDO RZ

SEGUE A :

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (1) 

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (2)

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (3)

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (4) 

LIVELLO TEV RICHIESTO PER LA COMPRENSIONE DEGLI ARTICOLI: TEV 5, TEV 6. pantheon-dome

Nel precedente articolo abbiamo illustrato le proprietà del Quarto Raggio
all’interno dello Spazio Sacro sostenendo che R4 “risuona con ogni aspetto, ogni Ente dello Spazio Sacro, ciò che intona ed equilibra, che fa fluttuare in fase”.

Soffermiamoci un poco cercando di comprendere i rapporti tra elementi ed  raggi che sono presenti sul canale.

Il locus di R1 è contiguo alla porta di Focus e c’ è una logica in ciò, in quanto è evidente l’ affinità tra il primo elemento, il più espansivo e dinamico e la forza.  

Dal lato opposto poi R7 è contiguo, superiormente, alla porta di Terra. Anche in questo caso pare evidente l’ affinità, che sta nella struttura, nella stabilità, nella stasi.

Per chiarezza ricordiamoci che ci stiamo riferendo ad un chakra o comunque ad un C.O. relativo ad un essere vivente ed evoluto.

Fatta questa premessa possiamo dire che, contrariamente a quel che ci si poteva aspettare, se attiviamo Focus sarà R7 a rispondere in primis e non R1; se attiviamo Terra sarà R1 e non R7 ad aumentare il proprio campo.

In pratica è come se ciascun Elemento si nutrisse e si equilibrasse con l’ energia affine al proprio opposto. 

Potremmo anche dire che, nella realtà dei corpi, l’ Elemento dinamico ed espansivo per eccellenza, Focus, debba essere stabilizzato da R7 per moderare la sua caratteristica urente e per non oltrepassare il limite di tolleranza dei corpi stessi.

Viceversa Terra, pesante e statica, necessita di dynamis, di R1, per mantenere quel tanto di movimento che sostenga la  relazione tra oggetti, tra Enti, ciò che è alla base di ogni possibilità di esistenza; altrimenti c’ è il collasso ed il precipitare nell’ irrealtà, nel nulla. Sotto un certo livello di discesa non si può quindi andare.

Varrà qui la pena di ricordare che, per la fisica quantistica ogni corpo spontaneamente fluttua e non è possibile separare la materia dal movimento.

La materia non può essere inerte. 

Nel canale Pitriyana accanto ad Aer, Elemento espansivo e leggero,le-leggi-occulte-dell-energia-sottile-e-i-7-raggi-libro-63860 come abbiamo visto, troviamo il locus di Pigreco5, il futuro, che può essere pensato dalla mente ma che è fatto di eventi potenziali e non ancora realizzati, che può apparire incerto, confuso, impalpabile. Sul versante opposto ad Aqua è contiguo Pgreco4, il passato, l’ evento realizzato, sedimento denso di ogni genere di emozioni.

Anche in questo canale accade un fenomeno analogo al precedente: attivare Aer stimola Pgreco4; Aqua invece lo fa con Pgreco5; l’ elemento quindi si nutre ed equilibra con l’ energia affine al suo opposto.

Si potrebbe anche dire che la mente dimensionale, Aer, lavora sul passato, lo elabora e nello stesso tempo ne viene profondamente influenzata e plasmata. Ricordo qui che per R.Z. Pgreco4, nello Spazio Sacro, è locus assorbente, “in”, contrariamente agli altri, proiettanti; il passato come buco nero che inghiotte energia.

Per converso senza Aqua, Psiche emozionale, conscia ed inconscia, desiderio, aspettativa, manca la spinta necessaria al progetto e alla creazione del futuro (dimensionale, egoico).

Tutti questi collegamenti e le altre risonanze possibili nello Spazio Sacro non avvengono tramite i numeri d’ oro che, come abbiamo visto, rappresentano aspetti specifici  della risonanza con gli Elementi, bensì attraverso l’ R4 di R4.

Caricando di R1 questo punto assistiamo ad una fortissima espansione di ogni struttura, con modalità tendenzialmente omogenee in assenza di blocchi consistenti; è questo l’ intonatore, la fonte di equilibrio e, direi, mi si perdoni la suggestione, punto di generazione di ogni cosa, buco nero che porta in questa dimensione le energie di altri universi.

Roberto Z. parlava di numen, di energie numinose, divine, operanti nello Spazio Sacro. Sappiamo di Apollo e di Saturno, aspetti particolari del divino;  se poi veramente la tendenza dell’ universo cosciente rappresentata nello SS porta all’ equilibrio e alla realizzazione di ogni potenzialità, in questo caso penso che è l’ energia del Padre degli Dei,  Juppiter, il Demiurgo,  Regola aurea che si manifesta attraverso R4 di R4.

Di Francesco Bucchini

Francesco Bucchini 3Laurea in Lettere Università di Pavia.

Istruttore TEV dal 2001.

francescobucchini@tiscali.it

http://www.facebook.com/francesco.bucchini

Approfondimenti: Il Blog di Roberto Zamperini