MC, biologa, ricercatrice all’Università di Perugia mi contatta a causa di un problema di salute della madre che accusa una costante nausea determinata da un innalzamento dell’urea, oltre che a quello della creatinina, che segnala una sofferenza della funzionalità renale.
Le analisi eseguite il 5 dicembre 2019 riportano i seguenti valori:
Urea 124,0 mg/dl intervallo di riferimento (12.5-71)
Creatinina (secondo Jaffe) 2,66 mg/dl intervallo di riferimento (10,60-1,10)
Calcio totale 10.9 mg/dl intervallo di riferimento (8,6-110,2)
Inizio dei trattamenti TEV, il 12 dicembre che vengono eseguiti tutti i giorni per circa una settimana.
MC mi riferisce che la madre sta molto meglio e che la nausea era scomparsa già dopo un giorno di trattamento e che intendeva ripetere le analisi a sua madre.
Ecco i risultati delle analisi del sangue del 20 dicembre:
Urea 74,0 mg/dl intervallo di riferimento (12.5-71)
Creatinina (secondo Jaffe) 1,92 mg/dl intervallo di riferimento (10,60-1,10)
Calcio totale 9,7 mg/dl intervallo di riferimento (8,6-110,2)
In questo intervallo di tempo il soggetto non ha effettuato cambiamenti, né alimentare, né farmacologico.
Urea o azotemia: prodotta dal fegato a seguito dalla trasformazione di un prodotto di degradazione degli amminoacidi, tossico per l’organismo, lo ione ammonio. L’urea poiché eliminata dai reni, indica la funzionalità renale.
La creatinina deriva dalla creatina, una sostanza contenuta nei muscoli. La creatinina si genera durante corso l’attività muscolare, viene filtrata dai reni ed eliminata tramite le urine. La creatinina è un valore che indica anch’esso lo stato di salute dei reni.
Calcio totale: è in relazione alla concentrazione delle proteine circolanti, in particolare dell’albumina. Se la funzionalità renale è insufficiente l’eccesso di calcio non può essere adeguatamente eliminato.
