L’origine dello Spazio Sacro (come meglio comprendere la Tecnologia Cleanergy) 3 parte

Quali sono le regole aritmico-geometriche attraverso le quali le città etrusche e romane venivano fondate?

Nel precedente articolo ho riportato un dettame appartenente alla fondazione di una città romana: il Templum terrestre è un riflesso del Templum caelo, è lecito chiedersi dunque come viene generato il Templum caelo.

Il templum caelo o templum celeste nasce da gesti ritualistici dell’Augure che vengono impressi nell’etere, più specificatamente, il templum celeste nasce da un cerchio descritto nel cielo che diventa simbolo dell’ordine cosmico ed è in questa circonferenza che proiettata sulla terra verrà inscritto il perimetro quadrangolare del templum augurale con l’interramento dei 9 cippi  che avranno il compito di delineare il quadrato ed il suo centro, determinante per l’attivazione del templum sarà l’orientamento e l’individuazione dei vettori in cui scorrono le due principali arterie planetarie: il cardo edtre-templa-1-768x1024 il decumano.

A lato foto estratte dal lavoro di Antonio Gottarelli “Contemplatio, Templum solare e culti di fondazione”.

In queste poche righe è descritto un mondo, quello della Scienza Sacra, Divina, quella Scienza cioè che anticamente costituiva l’incontro e la sintesi tra il sapere razionale, scientifico e quello più magico, immaginifico ed intuitivo, quella Scienza che considerava il cerchio ed il quadrato simboli primigeni e generatori della Spazio Sacro e che nel rituale di fondazione, di una città o di un tempio, venivano utilizzati.

Attraverso il palming acquisito nei seminari TEV, Tecnica Energo-Vibrazionale, ci è dato sapere e rilevare che la forma del quadrato stimola il chakra basale e le energie fisiche (Terapia della Casa, Roberto Zamperini pag 177), direi di più:

il quadrato genera la manifestazione nella prima dimensione, in particolare, la struttura.

Dalla tradizione orientale a quella occidentale il quadrato simboleggia l’ordine, l’organizzazione della natura, il Manifesto; nella sua versione quadridimensionale otteniamo il cubo, cubo che sappiamo essere associato all’elemento Terra e che i TEVvari avanzati ne hanno potuto testare l’energia, quasi materica, decisamente tangibile anche per i meno allenati alla percezione.

Il quadrato, proiettato su un terreno, struttura, memorizza e stabilizza l’idea della città, delineando uno spazio che se orientato correttamente, congiunge perfettamente ed equamente i quattro punti cardinali generando ciò che gli antichi definivano Templum, non solo, include un confine, un limite, rappresenta il primo simbolo manifesto nella realtà dell’idea della città ed il concetto di difesa, per noi TEVvari: R1.

Secondo la tradizione ermetico-alchemica il quadrato è uno dei simboli associato a Marte l’energia di difesa per eccellenza.

Scrive G Casalingo nel libro: “Il nome segreto di Roma” Ed. Mediterranee:

La Forma Urbis essendo un mandala rappresenta l’evocazione della forza (Amor-Venere) e la sua fissazione nella qualità quadrata, romana e/o marziale, cioè il Lar Martis, quale forza rivitalizzata e guerriera, con la quale effettivamente inizia la Via della Città e la città stessa si manifesta come “ROMA QUADRATA”.

E’ Marte/Roma che domina, possiede e fissa le acque, ossia Venere/Amor, la sua sposa. L’atto divinatorio rituale dell’Augure rievoca tutto questo: quando interviene ritualmente nell’atmosfera, nel sottile, nell’invisibile, sacralizza e riverbera nel fenomenico visibile la Forma urbis”. 

Un esperimento basico per i tevvari è:

  1. scrivere la FP in un biglietto, definendola in modo affermativo e tempo presente in poche parole
  2. testare la FP nelle varie dimensioni ed il suo R1
  3. disegnare, in senso antiorario, un quadrato intorno alla FP
  4. testare la FP.

Anche se la tecnica è stata semplificata al massimo, si può rilevare un aumento di R1 e una crescita in prima dimensione.

SEGUE

 

 

 

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (5)

I 7 RAGGI SECONDO RZ

SEGUE A :

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (1) 

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (2)

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (3)

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (4) 

LIVELLO TEV RICHIESTO PER LA COMPRENSIONE DEGLI ARTICOLI: TEV 5, TEV 6. pantheon-dome

Nel precedente articolo abbiamo illustrato le proprietà del Quarto Raggio
all’interno dello Spazio Sacro sostenendo che R4 “risuona con ogni aspetto, ogni Ente dello Spazio Sacro, ciò che intona ed equilibra, che fa fluttuare in fase”.

Soffermiamoci un poco cercando di comprendere i rapporti tra elementi ed  raggi che sono presenti sul canale.

Il locus di R1 è contiguo alla porta di Focus e c’ è una logica in ciò, in quanto è evidente l’ affinità tra il primo elemento, il più espansivo e dinamico e la forza.  

Dal lato opposto poi R7 è contiguo, superiormente, alla porta di Terra. Anche in questo caso pare evidente l’ affinità, che sta nella struttura, nella stabilità, nella stasi.

Per chiarezza ricordiamoci che ci stiamo riferendo ad un chakra o comunque ad un C.O. relativo ad un essere vivente ed evoluto.

Fatta questa premessa possiamo dire che, contrariamente a quel che ci si poteva aspettare, se attiviamo Focus sarà R7 a rispondere in primis e non R1; se attiviamo Terra sarà R1 e non R7 ad aumentare il proprio campo.

In pratica è come se ciascun Elemento si nutrisse e si equilibrasse con l’ energia affine al proprio opposto. 

Potremmo anche dire che, nella realtà dei corpi, l’ Elemento dinamico ed espansivo per eccellenza, Focus, debba essere stabilizzato da R7 per moderare la sua caratteristica urente e per non oltrepassare il limite di tolleranza dei corpi stessi.

Viceversa Terra, pesante e statica, necessita di dynamis, di R1, per mantenere quel tanto di movimento che sostenga la  relazione tra oggetti, tra Enti, ciò che è alla base di ogni possibilità di esistenza; altrimenti c’ è il collasso ed il precipitare nell’ irrealtà, nel nulla. Sotto un certo livello di discesa non si può quindi andare.

Varrà qui la pena di ricordare che, per la fisica quantistica ogni corpo spontaneamente fluttua e non è possibile separare la materia dal movimento.

La materia non può essere inerte. 

Nel canale Pitriyana accanto ad Aer, Elemento espansivo e leggero,le-leggi-occulte-dell-energia-sottile-e-i-7-raggi-libro-63860 come abbiamo visto, troviamo il locus di Pigreco5, il futuro, che può essere pensato dalla mente ma che è fatto di eventi potenziali e non ancora realizzati, che può apparire incerto, confuso, impalpabile. Sul versante opposto ad Aqua è contiguo Pgreco4, il passato, l’ evento realizzato, sedimento denso di ogni genere di emozioni.

Anche in questo canale accade un fenomeno analogo al precedente: attivare Aer stimola Pgreco4; Aqua invece lo fa con Pgreco5; l’ elemento quindi si nutre ed equilibra con l’ energia affine al suo opposto.

Si potrebbe anche dire che la mente dimensionale, Aer, lavora sul passato, lo elabora e nello stesso tempo ne viene profondamente influenzata e plasmata. Ricordo qui che per R.Z. Pgreco4, nello Spazio Sacro, è locus assorbente, “in”, contrariamente agli altri, proiettanti; il passato come buco nero che inghiotte energia.

Per converso senza Aqua, Psiche emozionale, conscia ed inconscia, desiderio, aspettativa, manca la spinta necessaria al progetto e alla creazione del futuro (dimensionale, egoico).

Tutti questi collegamenti e le altre risonanze possibili nello Spazio Sacro non avvengono tramite i numeri d’ oro che, come abbiamo visto, rappresentano aspetti specifici  della risonanza con gli Elementi, bensì attraverso l’ R4 di R4.

Caricando di R1 questo punto assistiamo ad una fortissima espansione di ogni struttura, con modalità tendenzialmente omogenee in assenza di blocchi consistenti; è questo l’ intonatore, la fonte di equilibrio e, direi, mi si perdoni la suggestione, punto di generazione di ogni cosa, buco nero che porta in questa dimensione le energie di altri universi.

Roberto Z. parlava di numen, di energie numinose, divine, operanti nello Spazio Sacro. Sappiamo di Apollo e di Saturno, aspetti particolari del divino;  se poi veramente la tendenza dell’ universo cosciente rappresentata nello SS porta all’ equilibrio e alla realizzazione di ogni potenzialità, in questo caso penso che è l’ energia del Padre degli Dei,  Juppiter, il Demiurgo,  Regola aurea che si manifesta attraverso R4 di R4.

Di Francesco Bucchini

Francesco Bucchini 3Laurea in Lettere Università di Pavia.

Istruttore TEV dal 2001.

francescobucchini@tiscali.it

http://www.facebook.com/francesco.bucchini

Approfondimenti: Il Blog di Roberto Zamperini 

 

Volere è Potere (1). Una virtù del Primo raggio.

7RUna delle definizioni attribuite da Roberto Zamperini1 al Primo Raggio2 e alle sue molteplici virtù era quella di intentus. Possiamo attribuire all’intento il sinonimo di volontà.

Scrive Maria La Sala Batà nel suo libro: “I sette temperamenti umani” : il Primo Raggio è la Volontà diretta verso il mondo interiore e verso l’alto.

Scrive Alice A. Bayley nel libro “Trattato dei Sette Raggi” caratteristica del Primo Raggio è la Volontà o Potere.

Cos’è la volontà? Un Maestro anch’esso italiano e di nome Roberto, Assagioli, scrisse un libro su questa virtù :”L’atto di volontà” ma dovendo sintetizzare potremmo catalogare la volontà come un prodotto dell’IO, un frutto dell’autocoscienza che spinge a realizzare ciò che per l’Io è un obiettivo.

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LE LEGGI OCCULTE DELL’ENERGIA SOTTILE E I 7 RAGGI DI ROBERTO ZAMPERINI ANTEPRIMA LIBRO

Bozza di copertina dell'ultimo libro di Roberto Zamperini

di Roberto Zamperini

Anteprima della bozza del prossimo libro di Roberto:

“Le leggi occulte dell’energia sottile e i 7 Raggi.” Prossimamente…

S’inizia a vedere luce. Per me, il suo libro più bello. 🙂

La copertina sarà probabilmente diversa.

Sulla Mini Cpu

Premessa:

  • E’ la versione “leggera” e portatile della CPU (Cleanergy Professional Unit). La MiniCPU è dotata: di un ingresso (IN), due uscite (OUT) e di una porta per USB nella quale è possibile inserire una Memoria Energetica.
  • Essendo fornita di 2 uscite e 1 ingresso, la Mini CPU, permette di poter lavorare contemporaneamente in 3 punti energetici diversi.
  • Le uscite (OUT) proiettano energia sottile.
  • L’ingresso (IN) assorbe energia congesta.
  • La MiniCPU è sostanzialmente un Cleanergy amplificato che permette di disporre di informazioni energo-vibrazionali contenute in una o più USB Flash Memory.
  • La Mini CPU è dotata di 5 amplificatori di energia sottile che amplificano di 5 volte il segnale energetico fornito dalla memoria nella USB .
  • Permette la “lettura” di una Memoria Energetica USB per volta.
  • Viene fornita con una busta di elettrodi, di cavetti, di fasce conduttive in daino sintetico, di una borsetta per il trasporto dello strumento e del libro “Anatomia Sottile” di Roberto Zamperini edito dalla MacroEdizioni.

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