Sistemi di biorisonanza e risonanza: il Mora Test.

Josè Roldan Ruiz diplomato in Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Kinesiologia, Ipnosi Clinica, Medicina Ortomolecolare, Shiatsu, Esperto in Geobiologia e in sistemi di biorisonanza Mora ha presentato in un corso di biorisonanza Mora e Kinesiologia rivolto a tutti i moraterapeuti in Spagna, dei casi ottenuti con il Mora Test in abbinamento con la Mini CPU e l’utilizzo del Midi Cleanergy con la Memoria Energetica Legami. 

Per ora vorrei soffermare l’attenzione sulla presenza del Midi Cleanergy. 

Perchè abbinare il Mora Test al Cleanergy? 
Come afferma Josè Luis: nel tempo e a causa dei trattamenti, l’apparecchiatura di bio-risonanza accumula energia congestionata nei propri circuiti alterando e i test e i protocolli di riequilibrio energetico. 

Questa problematica è generata propio dal sistema di risonanza per cui quando due entità energetiche entrano in contatto si scambiano informazioni generando il fenomeno della contaminazione che in questo caso non riguarda due persone ma una macchina e una persona. Le “informazioni”, la carica vibrazionale di un soggetto che ha una patologia è chiaramente inibente verso il corpo bioenergetico, la sua presenza riduce la carica vitale. Questa caratteristica vibratoria, quella della patologia rilevata dalla macchina, permane nella macchina stessa riducendo nel tempo e la capacità di risonanza (e quindi i test che vengono effettuati con questa) e l’intervento. 

Per evitare questo inconveniente, Josè Luis ha dotato il Mora test di un Cleanergy con ME Legami, come vedete nella foto in basso. Posizionato sulla scatola in metallo del Mora Test, l’energia del Cleanergy viene diffusa e convogliata eliminando le congestioni che normalmente tendono ad accumularsi, paziente dopo paziente. In questo modo il test effettuato con lo strumento di biorisonanza non è alterato dalle congestioni memorizzate dai vari soggetti che giorno dopo giorno si sottopongono all’analisi del Mora Test.

Il Cleanergy ha una versatilità tale che la sua presenza diventa quasi indispensabile e sinergica a qualsiasi sistema di biorisonanza, e a qualsiasi forma di terapia.

IL NUOVO CLEANERGY OIL E’ ARRIVATO AL CRESS: TI SVELO I SUOI SEGRETI

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In casa CRESS è tempo di rinnovamento.

Affinché un sistema sia sano e vitale, c’è bisogno che le energie circolino liberamente. Questo principio anima le nostre scelte e la ricerca sottile.

Il nuovo arrivato nella famiglia dei prodotti CRESS è una vecchia conoscenza con una formula rinnovata e migliorata: si tratta del CLEANERGY OIL

Questo Olio Cleanergyzzato non occupa molto spazio, ma 

contiene al suo interno le meraviglie del mondo sottile e vegetale.

Per questo che mi spingerò in un’analisi forse un po’ insolita e meno abbottonata del solito, ma che se avrai curiosità di seguire, ti porterà a comprendere meglio cosa c’è dietro a questo piccolo elisir made in CRESS, e quali bizzarre alchimie si celano al suo interno.

Il Cleanergy Oil è un prodotto speciale che fa da anello di congiunzione fra il mondo dell’energia densa e quella sottile.

E’ composto da quattro elementi che partono dalla materia densa fino a raggiungere le Energie Sottili informate e rigeneranti che solo la Tecnologia Cleanergy è capace di offrire.

– Cosa rende il Cleanergy Oil unico nel suo genere? Continua a leggere

L’origine dello Spazio Sacro (come meglio comprendere la Tecnologia Cleanergy) 3 parte

Quali sono le regole aritmico-geometriche attraverso le quali le città etrusche e romane venivano fondate?

Nel precedente articolo ho riportato un dettame appartenente alla fondazione di una città romana: il Templum terrestre è un riflesso del Templum caelo, è lecito chiedersi dunque come viene generato il Templum caelo.

Il templum caelo o templum celeste nasce da gesti ritualistici dell’Augure che vengono impressi nell’etere, più specificatamente, il templum celeste nasce da un cerchio descritto nel cielo che diventa simbolo dell’ordine cosmico ed è in questa circonferenza che proiettata sulla terra verrà inscritto il perimetro quadrangolare del templum augurale con l’interramento dei 9 cippi  che avranno il compito di delineare il quadrato ed il suo centro, determinante per l’attivazione del templum sarà l’orientamento e l’individuazione dei vettori in cui scorrono le due principali arterie planetarie: il cardo edtre-templa-1-768x1024 il decumano.

A lato foto estratte dal lavoro di Antonio Gottarelli “Contemplatio, Templum solare e culti di fondazione”.

In queste poche righe è descritto un mondo, quello della Scienza Sacra, Divina, quella Scienza cioè che anticamente costituiva l’incontro e la sintesi tra il sapere razionale, scientifico e quello più magico, immaginifico ed intuitivo, quella Scienza che considerava il cerchio ed il quadrato simboli primigeni e generatori della Spazio Sacro e che nel rituale di fondazione, di una città o di un tempio, venivano utilizzati.

Attraverso il palming acquisito nei seminari TEV, Tecnica Energo-Vibrazionale, ci è dato sapere e rilevare che la forma del quadrato stimola il chakra basale e le energie fisiche (Terapia della Casa, Roberto Zamperini pag 177), direi di più:

il quadrato genera la manifestazione nella prima dimensione, in particolare, la struttura.

Dalla tradizione orientale a quella occidentale il quadrato simboleggia l’ordine, l’organizzazione della natura, il Manifesto; nella sua versione quadridimensionale otteniamo il cubo, cubo che sappiamo essere associato all’elemento Terra e che i TEVvari avanzati ne hanno potuto testare l’energia, quasi materica, decisamente tangibile anche per i meno allenati alla percezione.

Il quadrato, proiettato su un terreno, struttura, memorizza e stabilizza l’idea della città, delineando uno spazio che se orientato correttamente, congiunge perfettamente ed equamente i quattro punti cardinali generando ciò che gli antichi definivano Templum, non solo, include un confine, un limite, rappresenta il primo simbolo manifesto nella realtà dell’idea della città ed il concetto di difesa, per noi TEVvari: R1.

Secondo la tradizione ermetico-alchemica il quadrato è uno dei simboli associato a Marte l’energia di difesa per eccellenza.

Scrive G Casalingo nel libro: “Il nome segreto di Roma” Ed. Mediterranee:

La Forma Urbis essendo un mandala rappresenta l’evocazione della forza (Amor-Venere) e la sua fissazione nella qualità quadrata, romana e/o marziale, cioè il Lar Martis, quale forza rivitalizzata e guerriera, con la quale effettivamente inizia la Via della Città e la città stessa si manifesta come “ROMA QUADRATA”.

E’ Marte/Roma che domina, possiede e fissa le acque, ossia Venere/Amor, la sua sposa. L’atto divinatorio rituale dell’Augure rievoca tutto questo: quando interviene ritualmente nell’atmosfera, nel sottile, nell’invisibile, sacralizza e riverbera nel fenomenico visibile la Forma urbis”. 

Un esperimento basico per i tevvari è:

  1. scrivere la FP in un biglietto, definendola in modo affermativo e tempo presente in poche parole
  2. testare la FP nelle varie dimensioni ed il suo R1
  3. disegnare, in senso antiorario, un quadrato intorno alla FP
  4. testare la FP.

Anche se la tecnica è stata semplificata al massimo, si può rilevare un aumento di R1 e una crescita in prima dimensione.

SEGUE

 

 

 

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (5)

I 7 RAGGI SECONDO RZ

SEGUE A :

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (1) 

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (2)

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (3)

Gli Elementi e lo Spazio Sacro (4) 

LIVELLO TEV RICHIESTO PER LA COMPRENSIONE DEGLI ARTICOLI: TEV 5, TEV 6. pantheon-dome

Nel precedente articolo abbiamo illustrato le proprietà del Quarto Raggio
all’interno dello Spazio Sacro sostenendo che R4 “risuona con ogni aspetto, ogni Ente dello Spazio Sacro, ciò che intona ed equilibra, che fa fluttuare in fase”.

Soffermiamoci un poco cercando di comprendere i rapporti tra elementi ed  raggi che sono presenti sul canale.

Il locus di R1 è contiguo alla porta di Focus e c’ è una logica in ciò, in quanto è evidente l’ affinità tra il primo elemento, il più espansivo e dinamico e la forza.  

Dal lato opposto poi R7 è contiguo, superiormente, alla porta di Terra. Anche in questo caso pare evidente l’ affinità, che sta nella struttura, nella stabilità, nella stasi.

Per chiarezza ricordiamoci che ci stiamo riferendo ad un chakra o comunque ad un C.O. relativo ad un essere vivente ed evoluto.

Fatta questa premessa possiamo dire che, contrariamente a quel che ci si poteva aspettare, se attiviamo Focus sarà R7 a rispondere in primis e non R1; se attiviamo Terra sarà R1 e non R7 ad aumentare il proprio campo.

In pratica è come se ciascun Elemento si nutrisse e si equilibrasse con l’ energia affine al proprio opposto. 

Potremmo anche dire che, nella realtà dei corpi, l’ Elemento dinamico ed espansivo per eccellenza, Focus, debba essere stabilizzato da R7 per moderare la sua caratteristica urente e per non oltrepassare il limite di tolleranza dei corpi stessi.

Viceversa Terra, pesante e statica, necessita di dynamis, di R1, per mantenere quel tanto di movimento che sostenga la  relazione tra oggetti, tra Enti, ciò che è alla base di ogni possibilità di esistenza; altrimenti c’ è il collasso ed il precipitare nell’ irrealtà, nel nulla. Sotto un certo livello di discesa non si può quindi andare.

Varrà qui la pena di ricordare che, per la fisica quantistica ogni corpo spontaneamente fluttua e non è possibile separare la materia dal movimento.

La materia non può essere inerte. 

Nel canale Pitriyana accanto ad Aer, Elemento espansivo e leggero,le-leggi-occulte-dell-energia-sottile-e-i-7-raggi-libro-63860 come abbiamo visto, troviamo il locus di Pigreco5, il futuro, che può essere pensato dalla mente ma che è fatto di eventi potenziali e non ancora realizzati, che può apparire incerto, confuso, impalpabile. Sul versante opposto ad Aqua è contiguo Pgreco4, il passato, l’ evento realizzato, sedimento denso di ogni genere di emozioni.

Anche in questo canale accade un fenomeno analogo al precedente: attivare Aer stimola Pgreco4; Aqua invece lo fa con Pgreco5; l’ elemento quindi si nutre ed equilibra con l’ energia affine al suo opposto.

Si potrebbe anche dire che la mente dimensionale, Aer, lavora sul passato, lo elabora e nello stesso tempo ne viene profondamente influenzata e plasmata. Ricordo qui che per R.Z. Pgreco4, nello Spazio Sacro, è locus assorbente, “in”, contrariamente agli altri, proiettanti; il passato come buco nero che inghiotte energia.

Per converso senza Aqua, Psiche emozionale, conscia ed inconscia, desiderio, aspettativa, manca la spinta necessaria al progetto e alla creazione del futuro (dimensionale, egoico).

Tutti questi collegamenti e le altre risonanze possibili nello Spazio Sacro non avvengono tramite i numeri d’ oro che, come abbiamo visto, rappresentano aspetti specifici  della risonanza con gli Elementi, bensì attraverso l’ R4 di R4.

Caricando di R1 questo punto assistiamo ad una fortissima espansione di ogni struttura, con modalità tendenzialmente omogenee in assenza di blocchi consistenti; è questo l’ intonatore, la fonte di equilibrio e, direi, mi si perdoni la suggestione, punto di generazione di ogni cosa, buco nero che porta in questa dimensione le energie di altri universi.

Roberto Z. parlava di numen, di energie numinose, divine, operanti nello Spazio Sacro. Sappiamo di Apollo e di Saturno, aspetti particolari del divino;  se poi veramente la tendenza dell’ universo cosciente rappresentata nello SS porta all’ equilibrio e alla realizzazione di ogni potenzialità, in questo caso penso che è l’ energia del Padre degli Dei,  Juppiter, il Demiurgo,  Regola aurea che si manifesta attraverso R4 di R4.

Di Francesco Bucchini

Francesco Bucchini 3Laurea in Lettere Università di Pavia.

Istruttore TEV dal 2001.

francescobucchini@tiscali.it

http://www.facebook.com/francesco.bucchini

Approfondimenti: Il Blog di Roberto Zamperini 

 

Relazione Domoterapia (2). Il ruolo del plasma.

aurora boreale

di Roberto Zamperini

Articolo precedente:

Relazione Domoterapia (1). Cosa sono le energie sottili? 

A2. Il ruolo del Plasma.

In Natura, la materia può presentarsi in quattro forme diverse:

  1. allo stato solido
  2. allo stato liquido
  3. allo stato gassoso
  4. allo stato di plasma.

Anche se ancora in pochi ne hanno sentito parlare, quest’ultimo è probabilmente lo stato più diffuso in Natura. Il Sole e le altre stelle sono formati da plasma caldissimo; negli spazi interstellari ne esistono smisurate e freddissime distese. Continua a leggere

Relazione Domoterapia Sottile -metodo TEV- (1) Cosa sono le energie sottili?

dia015Una relazione commisionataci da un nostro cliente a Parigi, nell’anno 2010, che merita a mio avviso di essere pubblicata. Le premesse che anticipano l’analisi sono un piccolo libro i cui principi sono, per molti che ci seguono, già conosciuti. Essendo la relazione costituita da 45 pagine, sono costretta a diluirla. Riconoscerete la penna di Roberto Zamperini.

A1. Definizione di Energie Sottili: significato e sinonimi

Definiamo dense le energie conosciute dalla fisica: energia termica, elettrica, ma- gnetica, gravitazionale, eccetera e sottili, quelle che, almeno per ora, sfuggono ad un esame oggettivo se si utilizzano le odierne tecnologie e all’interno dei para- digmi scientifici vigenti, ma che pure sono identificabili soprattutto grazie ai loro ef- fetti positivi o negativi sull’organismo umano e in generale sugli organismi viventi.

Inoltre, l’energia sottile è nota da tempi immemorabili di fatto in tutte le Tradizioni ed in tutte le Medicine Tradizionali. Come non ricordare il Ki o Chi della MTC che, alla base di tutte le sue discipline dall’Agopuntura alla Dietetica Energetica, pone- va il Chi Kong, ovvero il Lavoro con o sul Chi? E poi come non menzionare il pra- na dell’Induismo, il mana dei Polinesiani; il maban degli australiani aborigeni; il ka della antica religione egiziana; il daimon degli antichi greci; il silap inua degli Inuit; il seid della mitologia nordica; il tao dei cinesi; il kami degli shintoisti; l’etere o la quintessenza degli alchimisti e, infine, il concetto stesso di numen quale forza divina, quale potenza indeterminata dei Romani almeno nella loro fase più arcaica.

Secondo la Medicina Tradizionale Indiana Ayurvedica esistono cinque essenze o energie sottili dette panca-tanmatra delle quali possiamo ricordare il sabda-tanmatra, l’energia sottile che dà origine al suono, il cui organo di percezione è l’orecchio (srotra) ed il suo elemento principale è l’etere o akasha.

I Romani chiamavano la Forza, l’Energia, il Potere numinosi proprio Numen (al plurale: Numina). V’è chi ha associato tale parola al Mana dei Polinesiani, ma tale accostamento – al di là della suggestiva assonanza – pare azzardato alla maggior parte degli studiosi.

In Russia e nei Paesi che un tempo erano parte del ex-URSS, i ricercatori utilizzano prevalentemente la parola “bioplasma” come moderno sostituto degli antichi e tradizionali “prana”, “chi” e “ki”, che pure ritroviamo ancora nel ReiKi, nella Pranaterapia, eccetera. Il termine moderno da noi utilizzato “Energia Sottile” (in inglese Subtle Energy o SE) è sempre più diffuso, soprattutto nei Paesi di lingua inglese.

La natura e il suo comportamento dell’Energia Sottile sfuggono al controllo degli strumenti di misura standard. Dobbiamo allora chiederci che fondamento fisico è possibile trovare all’idea della sua esistenza, alla pretesa che essa non solo abbia un impatto notevole sulla nostra salute, ma addirittura possa essere utilizzata per scopi terapeutici. Si tratta di un’idea confinata a medicine tradizionali antiche e comunque sorpassate o è possibile trovarvi ancora un fondamento razionale e un’utilità terapeutica?

by Roberto Zamperini

Ma che ci azzecca la TEV (Tecnica energo vibrazionale) con il dentista (2)

segue a : Ma che ci azzecca la TEV (Tecnica energo vibrazionale) con il dentista (1)

di Michele Bonfrate*

TRATTAMENTO TEV NELLA CARIE. 

-abbiamo visto le cause predisponenti all’insorgere della carie cerchiamo di rivederle con un’altra ottica:

1) la flora microbica 

-leggiamo che questi animaletti sono presenti sempre nella nostra bocca, si nutrono di zuccheri, che questi zuccheri vengono trasformati in acidi, e questi corrodono lo smalto. Leggiamo anche che questi eventi dipendono anche dalle

2)   condizioni generali dell’individuo

3)   cattive abitudini alimentari.

L’osservazione in 30 anni di attività odontoiatrica mi ha portato a fare delle considerazioni:

molto frequente è osservare pazienti con buona igiene e molto attenti ai fattori di rischio che, in seguito ad eventi particolarmente importanti nella loro vita, iniziano a presentare carie ed altre problematiche nella loro bocca, ed è molto interessante osservare come si cariano alcuni denti ed altri no, magari valutando le correlazioni energetiche “denti organi” saremo sorpresi di riscontrare un problema in quell’organo correlato. Continua a leggere

Ma che ci azzecca la TEV (Tecnica energo vibrazionale) con il dentista (1)

di Michele Bonfrate*

Ma che ci azzecca la TEV (Tecnica energo vibrazionale) con il dentista ?

denteVediamo un po’ …… iniziamo dalla patologia più frequente che il dentista affronta giornalmente

LA CARIE

La carie è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto dentina) e che origina dalla superficie e procede in profondità fino alla polpa dentale.

CAUSE:

Le cause della carie sono legate a tre fattori determinanti:

  • la flora microbica presente nella bocca (streptococco mutans, streptococco milleri, streptococco mitior,  streptococco sanguis,  Actinomyces, Lactobacillus),
  • le condizioni generali dell’individuo
  • le sue abitudini alimentari (dieta ricca di saccarosio).  Continua a leggere

Augurio e Rinascita

Poichè ormai è ufficiale che il 6° libro di Roberto uscirà per l’estate, voglio dedicarvi per questa festa quanto di più sintonico ci sia con la Rinascita. Ecco come apre le porte il libro di Roberto Zamperini. AUGURI. Continua a leggere

Omeopatia: fenomeno di risonanza tra i chakra di un soggetto e quelli del rimedio.

Francesco mi chiede in un commento se si possa ipotizzare l’esistenza di Campi Ordinatori per ogni Costituzione omeopatica. In teoria, tutto quello che ha una mansione, ha un suo campo ordinatore cioè una sua funzione energetica, quindi, teoricamente si.

In ultima analisi, tutto può essere visto come un campo ordinatore ma, nell’aspetto pratico, le cose sono diverse.

Nei farmaci omeopatici , ogni rimedio corrisponde ad un “tipo” con delle caratteristiche ben definite in termini fisici, psichici ed in termini di sintomi. Continua a leggere