Sliding doors: un film illuminato.

Sliding Doors diretto da Peter Howitt del 1998 è un film che sembra tratto da uno dei libri del Cerchio Firenze 77 o ispirato dalla teoria del Multiverso.

La protagonista, Helen, viene licenziata. Nel prendere la metropolitana per tornare a casa dove convive con il suo fidanzato Gerry, traditore seriale, una serie di accadimenti sembrano intralciare il suo ritorno. A questo punto del film subentra un bivio.

A: Helen non perde la metropolitana e tornando a casa , scopre il suo ragazzo a letto con un’altra.

B: Helen perde la metropolitana e prende un taxi, a casa c’è il suo ragazzo che l’aspetta. Helen è ignara del tradimento appena consumato da parte di Gerry. 

La variante A: la storia di “Helen che non perde la metropolitana” continua. Helen lascia Gerry e instaura un’altra relazione. Il suo nuovo compagno si chiama James e da questo aspetta un figlio ma Helen subisce un grave incidente che le fa perdere la vita.

La variante B: la storia di “Helen che perde la metropolitana”, si sviluppa fino a quando Helen, incinta di Gerry, scopre i tradimenti del ragazzo. Scioccata dalla conoscenza dei fatti, scappa da casa, cade dalle scale e perde il bambino, finendo in ospedale. 

A questo punto, la storia ritorna ad essere UNA. La variante A muore con Helen e rimane in piedi solo “Helen che non ha perso la metro” che dopo essere uscita dall’ospedale, lascia Gerry ed inizia una nuova vita. 

Un film ispirato, illuminato, che istantaneamente mi ha collegato a questa comunicazione pubblicata nel libro “Oltre l’illusione” Cerchio Firenze 77 Edizioni Mediterranee:

“ Per dire che un individuo ha la possibilità di fare una scelta, deve esistere nel cosmo un’azione e le sue varianti. Ovvero offrire questa possibilità di scelta: questa libertà si concretizza, secondo l’esempio della bobina cinematografica, con tutti spezzoni (varianti) di film quante sono le effettive possibilità di scelta dell’uomo. Tutti gli spezzoni confluiscono nuovamente nella pellicola che ritorna ad essere UNA dove l’individuo non ha possibilità di scelta. Se pensiamo che la libertà dell’individuo è condizionata dalla sua evoluzione, dai limiti che il suo corpo fisico gli impone, dall’ambiente in cui nasce e dai suoi legami karmici, ci rendiamo conto che la sua libertà di scelta è alquanto limitata. Pure il libero arbitrio relativo esiste, perché la coscienza nasce nella libertà: le varianti rappresentano la misura di questa libertà. 

In una variante che riguarda due individui, per l’uno può realizzarsi una situazione, per l’altro la sua variante: infatti nessuno può in qualche modo ingerirsi nella vita degli altri se ciò non è previsto dall’ordine generale degli eventi, a pareggio di dare e avere karmici”. 

La domanda che sorge spontanea è: quanta libertà di scelta ho a disposizione? 

La risposta è sempre contenuta nelle comunicazioni pubblicate nel libro che qui sintetizzo, le varianti che ho a disposizioni dipendono dalla mia coscienza nutrita dalla consapevolezza, ciò vale a dire che più si espande la mia consapevolezza, più si espande la mia coscienza e più varianti ho a disposizione seppure la mia destinazione è stata già decisa dal fato.

Sonia Germani Zamperini's Blog

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LA PAURA ABBASSA IL SISTEMA IMMUNITARIO

La paura abbassa il sistema immunitario, ecco perchè:
i segnali in entrata provenienti dagli organi di senso consentono all’amigdala di analizzare ogni esperienza facendone una sorta di sentinella psicologica che scandaglia ogni situazione e ogni percezione sempre guidata da un unico interrogativo :” E’ qualcosa che odio?”; “E’ qualcosa che temo?

Se la risposta è affermativa l’amigdala scatta immediatamente inviando un messaggio di crisi a tutte le parti del cervello. Nell’architettura cerebrale l’amigdala è una di quelle centraline programmate per inviare chiamate d’urgenza a tutte le parti cerebrali del cervello:
-stimola la secrezione degli ormoni che innescano la reazione di combattimento o fuga,
-mobilita i centri del movimento, attiva il sistema cardiovascolare, muscoli e intestino.

Altri circuiti che si dipartono dall’amigdala segnalano l’ordine di secernere piccole quantità di noradrenalina: un ormone che aumenta la reattività delle aree chiave del cervello, comprese quelle che rendono più vigili i sensi mettendolo così in uno stato di allerta. Altri segnali emessi dall’amigdala ordinano al tronco cerebrale di far assumere al volto un’espressione spaventata, di bloccare i movimenti già intrapresi dai muscoli, accelerando la frequenza cardiaca innalzando pressione sanguigna e respiro.

In questo processo, tutto il vitalismo viene convogliato in questi sistemi che assicurano la fuga e la sopravvivenza, a scapito del sistema immunitario, ecco perchè la paura non aiuta a garantire all’organismo una sufficiente risposta ad aggressioni quali quelle dei virus e il tanto in voga “Corona Virus”.

Questo processo può essere facilmente individuato con un approccio TEV. La paura attiva il Ming-Men abbassando il timo e le difese immunitarie. Poiché crediamo che il corpo bioenergetico guida e controlla il corpo fisico si può intervenire, in modo soprattutto preventivo, al fine di garantire un giusto equilibrio dei sistemi e l’adeguata risposta alle aggressioni esterne.

Ritengo dunque l’approccio TEV un approccio integrativo valido a garantire le corrette difese, nel senso più ampio del termine.

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La realtà condivisa genera uno stato di coscienza, quale?

Il nostro stato di coscienza ordinario non è un fatto naturale bensì condizionato dal contesto ambientale, culturale, sociale, familiare.

La percezione della realtà circostante, degli altri, di noi, la coscienza che abbiamo delle percezioni sono costruzioni semiarbitrarie di una realtà consensuale, accettata cioè dalla maggior parte del contesto culturale e sociale in cui viviamo, è impensabile ad esempio per noi occidentali mangiare della carne di cane, come è impensabile per un musulmano mangiare della carne di maiale o per un induista mangiare della carne di mucca in quanto siamo cresciuti e influenzati da ambientali culturali diversi.

Questa cornice conduce al fatto che alcuni vissuti, pensieri, azioni vengano promosse, altre penalizzate e represse con il fine ultimo di creare uno stato di coscienza ordinario, cioè, uno stato accettato e condiviso dalla società in cui viviamo. Eppure, sono certa, tutti almeno una volta nella vita hanno provato esperienze non catalogabili secondo i canoni comuni: un’intuizione, un sogno lucido, fenomeni di sincronicità, il pensare ad una persona che poi ti chiama, senza arrivare necessariamente a manifestazioni così dette “paranormali”.

Nutrire queste capacità è questione di coscienza e cioè di porre attenzione/consapevolezza su alcune potenzialità inespresse, potenzialità respinte perchè giudicate anomale dalla maggior parte delle persone, non conformi rispetto al contesto in cui siamo stati cresciuti e “indottrinati”. E se coltivassimo queste potenzialità? Cosa potremmo fare se utilizzassimo il nostro potenziale inespresso?


Il palming, la percezione delle energie sottili e la TEV non appartengono ancora alla realtà consensuale, almeno nel mondo occidentale, questo non significa però che i rimedi energo vibrazionali (TEV, omeopatia, floriterapia, kinesiologia, eccetera) ed i risultati che si ottengono con questi, siano solo frutto di un effetto placebo.
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Il passato: una realtà energetica presente.

Businessman and problemsL’Universo sembra costruito in modo da essere descrivibile dalla nostra mente. Un po’ come dire che le due realtà, quella fisica e quella mentale partecipano della medesima natura.
Questo scrive Roberto Zamperini nel suo libro “La Cellula Madre” sul come le leggi logico-matematiche descrivano il mondo in cui viviamo; una modalità con cui il nostro pensiero interpreta la realtà, un codice che rappresenta la nostra logica.

Il “Zamperin pensiero” in questo scritto si avvicina all’Idealismo, corrente filosofica che basa il suo postulato sull’idea che la realtà è un’interpretazione dell’azione mentale, un prodotto del pensiero. RZ si avvicina a Platone e alla “Teoria delle idee” secondo la quale i pensieri non solo sono realtà ma generatrici della realtà, teoria che descrive fedelmente le Forme-Pensiero e attraverso la quale possiamo meglio comprendere e praticare la TEV.

Forme-pensiero, cioè pensiero che genera la forma, sono un atto di coscienza che si fissa nella struttura, nella materia. Le FP sono un capisaldo della TEV così come nella PNL o nella fisica quantistica.

Dice Erwin Schrödinger, fisico:
“La coscienza è il teatro, e precisamente l’unico teatro su cui si rappresenta tutto quanto avviene nell’universo, il recipiente che contiene tutto, assolutamente tutto, e al di fuori del quale non esiste nulla.

C’è una tecnica in TEV 3 che richiede uno spostamento di coscienza, un cambio di prospettiva dell’osservazione che consiste nel testare, andando a ritroso nel tempo, i momenti topici che hanno segnato il nostro essere, che hanno fortemente modificato le nostre scelte, la nostra coscienza, il nostro status energetico.
Obiettivo: il nostro benessere, ma non solo.

Roberto asserisce nei suoi insegnamenti che possiamo concepire le cicatrici, non solo come tessuto connettivale con diverso potenziale elettrico, ben visibile ai nostri occhi, ma come ricordi, segni in cui è impressa la memoria di un evento, traumi non fisici, cicatrici emozionali, psichiche fissate in un campo bioenergetico. Sono queste cicatrici invisibili, spesso rimosse, che al verificarsi di condizioni propizie diventano un disturbo, “Il Disturbo”, un sottofondo che può arrivare a squilibrare dapprima il nostro sistema energetico poi quello fisico.

Federico Navarro neuropsichiatra, psicanalista, psicoterapeuta sostiene l’importanza della vita intrauterina e di come traumi vissuti in questa possono, in caso di forte inibizione del corpo vitale, manifestarsi gravemente sulla salute anche in età adulta, cioè temporalmente distante dal periodo in cui è avvenuto l’evento traumatico.

Wilhelm Reich ha fondato la Vegetoterapia sull’assunto che il sistema neurovegetativo, muscolare e neuroendocrino è una rete la cui vitalità, connessione, alimentazione sono garantiti dall’orgone , dall’energia sottile, che può bloccarsi nei muscoli a causa di un vissuto, di traumi emozionali, diventando dor, cioè, congestione.

Anche le ultime frontiere della neurofisiologia e della scienza ci donano delle scoperte stimolanti. Sul sito della treccani in merito all’epigenetica: “È stato infatti dimostrato che eventi traumatici avvenuti durante l’infanzia cambiano in modo permanente l’attività di geni chiave per il funzionamento cerebrale, come nel caso dei geni che permettono la sintesi delle neurotrofine (una classe di molecole scoperte dal premio Nobel Rita Levi-Montalcini), creando una vulnerabilità per la psicopatologia. È infatti noto come i traumi infantili possano incidere sul processo di crescita anche con conseguenze assai gravi, creando i presupposti per una maggiore vulnerabilità alla depressione. In particolare, è stato osservato che più alto è il numero di traumi subiti, maggiore è la vulnerabilità (Caspi, Moffitt 2006).”

In poche parole l’ambiente, il vissuto, i traumi modificano l’espressione genica. Dato interessante, utile a comprendere molte dinamiche ma, oltre all’interpretazione ufficiale, c’è una chiave di lettura energetica. Secondo RZ, alcuni momenti topici, seppure dimenticati, continuano ad esistere, continuano ad esprimere la loro CV, continuano ad influenzare il nostro sistema che, in caso di ipotonia, non può compensare la tendenza allo squilibrio dettato dal ricordo, dalla cicatrice emozionale.
Il trauma e il suo portato energetico allora affiorano esprimendo le loro potenzialità e influenze sul nostro benessere ma, se il trauma viene identificato, percepito energeticamente, è ipotizzabile un intervento.

Un’idea bizzarra per molti, comprensibile, se non usciamo dallo schema meccanicistico che condiziona i nostri pensieri ed il nostro sentire.

Possibile che qualcosa che non solo non vedo ma non percepisco, qualcosa che ho rimosso, dimenticato, sprofondato nell’oblio, possa influenzare il mio benessere? La psicologia insegna ( vedi meccanismi di difesa dell’io) ma ciò su cui si concentra la TEV è l’aspetto puramente energetico.

La “sindrome dell’arto fantasma” è quel fenomeno per cui coloro che hanno subito un’amputazione di un arto continuano a percepire la gamba o il braccio, le percezioni dolorose, la sensazione che l’arto si muova, come se l’organo fosse ancora presente.

La “disfunzione erettila appresa o fantasma” è un fenomeno simile all’arto fantasma per cui, pur correggendo chirurgicamente il problema che causa il dolore durante il rapporto sessuale (ad esempio un incurvamento del pene), il dolore viene ugualmente percepito.

Per noi della TEV la ragione è che l’organo, così come le cicatrici, mantiene la sua memoria energetica.

A Claire Sylvia è stato trapiantato un cuore, successivamente, sviluppa una serie di “stranezze”: gli inizia a piacere la birra,il pollo fritto, a cambiare anche gusti sessuali, insomma inizia a cambiare personalità. Sconcertante?

Ricerche attestano che nel cuore esiste un complesso neuronale che nel feto si sviluppa infarto-miocardico-cardiopatieancor prima del cervello, che dà adito di pensare che il cuore abbia una memoria.

La memoria puà fissarsi in un organo, in un tessuto connettivale -come la cicatrice- o in un organo energetico come il campo ordinatore locale (chakra), su questo assunto si basa l’“analisi energetica regressiva”, tecnica TEV in cui vengono individuati, attraverso il test energetico, gli eventi passati focali , cioè, quegli eventi che operano nel presente come elementi depauperanti. Una volta individuati i momenti topici è possibile trasformare il messaggio portatore influente nel presente.

Una mia amica psicologa parlandomi delle sue esperienze professionali rifletteva sul fatto che là dove manca il ricordo, la coscienza, diventa più difficile l’intervento da parte del medico. Ecco le ragioni che mi hanno spinto a ricercare una sinergia con la psicologia, perchè, anche quando non vi è la memoria, la consapevolezza dell’evento, il sistema energetico fa da testimone, ed è proprio sulla memoria energetica dell’accadimento che si basa il test e l’intervento energetico TEV.

RZSe è difficile digerire l’informazione, ritorniamo dai grandi maestri all’inizio citati per ricordarci che, se la realtà è concepita in quanto tale attraverso un atto di consapevolezza, se la coscienza proviene da un atto percettivo, ciò che sento nel palming è la realtà.

Se l’uomo invece di avere cinque sensi, ne avesse un altro: il palming, il suo modello di realtà e la sua stessa coscienza cambierebbe, cambierebbe probabilmente anche il modo di concepire il tempo e sé stesso, arriverebbe a percepire, nelle sue mani, la portanza energetica del suo primo giorno di vita, del taglio ombelicale, di cosa significa in termini non concettuali “momento topico” o “trauma”, perchè percepito dal suo corpo.

In fondo, le mani, sono sempre state un elemento importante per l’evoluzione dell’uomo fin dalla sua comparsa sulla terra, un elemento che ha contribuito fortemente allo sviluppo delle capacità cerebrali e della stessa coscienza.

Questo è il percorso del CTS nascosto nella TEV e nelle sue tecniche energetiche.